GROSSETO – Fare Grosseto chiede alle Istituzioni più informazioni su questa tecnica di perforazione del terreno e sul suo possibile utilizzo in terra maremmana.per lo stoccaggio di gas metano.
Il fracking – detto anche perforazione idraulica – consiste nello sfruttamento della pressione di un liquido, solitamente acqua, per creare una frattura nel terreno.
Le fratture vengono create in particolari strati di roccia per estrarre petrolio o gas naturale dal terreno, e in seguito mantenute aperte attraverso l’introduzione di sabbia o anidride carbonica, per far sì che le rocce non si richiudano quando venga meno la pressione del liquido.
Il ministero dello Sviluppo Economico, dipartimento per l’energia, ha assegnato due concessioni per effettuare perforazioni di sondaggio per l’estrazione di gas metano nel comune di Roccastrada, in prossimità di Ribolla e nel comune di Grosseto, nella frazione di Casoni del Terzo, a nord-ovest della città.
Questa tecnica è già stata vietata in molti paesi, ultima la Germania, perché ritenuta a grande rischio di contaminazione dell’ambiente e delle falde idro-potabili.
E’ sulla base di queste considerazioni che Fare Grosseto si aspetta maggiore attenzione nell’applicazione di tali tecniche, sia per possibili ripercussioni dal punto di vista della salute pubblica, sia per la vocazione turistica del nostro territorio, il cui valore aggiunto e’ appunto la bellezza dei luoghi.
Auspichiamo quindi che le autorita’ competenti verifichino ulteriormente gli aspetti legati alle concessioni estrattive. E sollecitiamo una maggiore informazione verso i cittadini sui possibili rischi connessi a tali attivita’.