GROSSETO – È stato il fisico di fama mondiale Antonino Zichichi a illustrare il progetto Eee “Extreme energy events – La scienza nelle scuole” e inaugurare ufficialmente il telescopio rilevatore di particelle cosmiche ospitato nei locali dell’Istituto tecnico “P. Porciatti” di Grosseto. Questa mattina il Teatro degli Industri di Grosseto ha ospitato una conferenza promossa dalla rete delle scuole superiori della Cittadella dello studente, Istituto “A. Manetti”, polo liceale “Pietro Aldi”, liceo “A. Rosmini” e istituto “Leopoldo II di Lorena”, nell’ambito del progetto di interesse internazionale ideato proprio da Zichichi e sostenuto dal Centro “Enrico Fermi” a cui nel 2008 gli istituti superiori grossetani hanno aderito.
Un’occasione per parlare di scienza e, in particolare, per conoscere più a fondo quella branca della fisica che è alla frontiera del pensiero scientifico. Il progetto Eee, infatti, ha l’obiettivo di capire come, dove e quando nascono i “raggi cosmici” primari (protoni o nuclei) che costituiscono la cenere del Big bang e che, viaggiando per milioni di anni dalle zone più remote dello spazio, non sono visibili a occhio nudo. Coinvolgendo gli studenti nella realizzazione di un telescopio Mrpc (multigap resistive plate chamber) dedicato all’osservazione dei muoni cosmici, il progetto Eee intende rendere i ragazzi protagonisti della ricerca scientifica.
«Il progetto Eee – ha commentato il fisico Antonino Zichichi – nasce per portare nelle scuole le grandi scoperte delle scienza in termini concreti. Replicare in laboratorio esperimenti già fatti, non permette di scoprire cose nuove e i giovani hanno bisogno di avere questa opportunità. Istallando i rilevatori costruiti dagli studenti su tutto il territorio nazionale, ovvero registrando lo sciame che questi raggi lasciano, speriamo di scoprire da dove provengono».
IL PROGETTO GROSSETANO
E’ stato avviato nel 2008 con la costituzione della rete delle scuole superiori e l’anno dopo un gruppo di studenti delle terze classi dell’Istituto tecnico industriale “P. Porciatti” e del liceo scientifico “G. Marconi” si è recato a Ginevra, per costruire nei laboratori del Cern un telescopio Mrpc, strumento che serve a rilevare le particelle studiate dalla fisica sub nucleare. Il progetto per la realizzazione del telescopio è stato elaborato dal Centro “Fermi” di Roma, con l’ausilio dei tecnici della sezione di Pisa dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), che ne hanno testato le funzionalità.
I ragazzi che hanno realizzato le tre camere del telescopio al Cern di Ginevra sono Michele Barone e Matteo Sgaragli dell’Istituto tecnico industriale e Antonella Ziccardi, Alessandro Asta, Giulio Romualdi e Angelica Mazzone del Liceo scientifico. Oltra a loro sono stati coinvolti alcuni alunni dell’Istituto per geometri, dell’Istituto tecnico agrario e del Liceo “A. Rosmini”.
IL TELESCOPIO
Messo ufficialmente in funzione nello scorso mese di giugno, è stato inaugurato ufficialmente dal fisico Antonino Zichichi, nei locali dell’Istituto “Porciatti” in via Brigate Partigiane 19 dove è osptiato. Il telescopio non serve a osservare semplicemente il cielo, ma a rilevare – ovvero ad evidenziare il passaggio – di raggi cosmici e particelle elementari, altrimenti invisibili a occhio nudo. In particolare, il progetto Eee vuole mostrare il transito dei muoni, le particelle cariche presenti nei raggi cosmici, attraverso il fenomeno della ionizzazione.
IL PROFESSOR ANTONINO ZICHICHI
Ideatore del progetto Eee “Extrem energy events – La scienza nelle scuole”, il professor Zichichi è tra i fisici italiani più conosciuti al mondo. Per anni ricercatore al Cern di Ginevra, è stato presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e della Società europea di fisica. Zichichi è stato uno dei fatuori della costruzone dei Laboratorio nazionali del Gran Sasso e ha fondato a Erice il Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”. Tra le principali ricerche, la scoperta del nucleo dell’antideuterio, il primo esempio di antimateria nucleare. Numerose le sue pubblicazioni in campo scientifiche e divulgative.