di Barbara Farnetani
GROSSETO – Hanno atteso ore distesi a terra, nascosti tra arbusti e fogliame sotto la pioggia. Gli agenti della Questura hanno dovuto aspettare a lungo prima di riuscire a mettere le manette ad una coppia di spacciatori che avevano trovato, vicino al passaggio a livello della Castellaccia, nel comune di Gavorrano, il nascondiglio ideale per la propria sostanza stupefacente.
L’operazione congiunta ha coinvolto la sezione narcotici diretta da Armando Buccini e personale delle volanti della Questura dirette da Mascia Mazzantini (nella foto a destra). I due spacciatori si incontravano con i potenziali acquirenti alla stazione di Grosseto, caricavano in auto il cliente di turno e si dirigevano alla Castellaccia. L’ultimo incontro, avvenuto dopo la mezzanotte, è stato però fatale per loro. Il giovane, un tunisino clandestino di 26 anni, ha fermato l’auto lasciando la fidanzata, 23 anni, nata a Orbetello e residente ad Albinia, in macchina con il cliente, un Grossetano di 25 anni. Poi il tunisino si è addentrato tra la vegetazione e da sotto un sasso ha tirato fuori degli involucri. Tornato alla vettura ha scambiato la roba con del denaro.
A questo punto è scattata la trappola della polizia e i due sono stati arrestati nonostante lo spacciatore avesse tentato di disfarsi della droga. Nelle tasche del tunisino sono stati trovati 190 euro in contanti oltre 12 grammi e 60 di eroina: due dosi termosaldate e già pronte per la vendita e una palla a sasso da cui il giovane staccava i pezzi da vendere. La ragazza aveva invece 500 euro. Al momento dell’arresto è emerso che il tunisino aveva precedenti specifici a Lucca e Pisa, mentre la fidanzata era incensurata. Lui è stato associato al carcere di Grosseto, mentre per lei sono stati disposti gli arresti domiciliari. Questa mattina il giudice, Marco Bilisari, ha convalidato gli arresti. Il giovane resta in carcere mentre per la ragazza è stato disposto l’obbligo di dimora con permanenza in casa negli orari notturni.
Ultimamente la fascia di età che fa uso di eroina si è abbassata, visto che si è ampliata la fascia di assuntori che la fuma piuttosto che iniettarsela. Il prezzo basso, 20 euro per una dose, sta agevolando il fenomeno.