FIRENZE – Alla fine la tanto ricercata unanimità non è arrivata e il Consiglio delle Autonomie Locali riunito da stamattina in una seduta “fiume” ha scelto di non decidere. Anzi ha prevalso la linea !salomonica” tanto che sono due le proposte che il Consiglio presenterà alla Regione, lasciando così a Firenze l’incombenza di portare a Roma la soluzione definitiva per la Toscana.
Comunque vada, in entrambe le ipotesi, il futuro di Grosseto sarà legato alla istituzione di una nuova provincia insieme a Siena. Durante la riunione non sono mancati momenti di scontro tanto che i rappresentanti della provincia di Siena non hanno partecipato al voto.
E mentre in questa fase passano in secondo piano le lotte di “campanile” per la definizione dei nuovi capoluoghi ecco che cosa prevedono le due ipotesi partorite dal Cal che abbiamo cercato di spiegare ai nostri lettori anche con l’aiuto delle nostre infografiche.
IPOTESI UNO – Il primo documento, redatto dal presidente del Cal e sindaco di Pisa Marco Filippeschi, prevede l’istituzione della Città metropolitana di Firenze e di quattro province: Arezzo (se il Governo accettera’ come valido il parametro della popolazione residente e non quella in base al censimento), Prato-Pistoia (in deroga alla legge nazionale), Siena-Grosseto, e un’area vasta della costa che comprenda Pisa-Livorno-Massa-Lucca.
IPOTESI DUE – Il secondo documento, dell’Unione delle province (Upi), prevede invece la Città metropolitana più 5 province, e differisce dal primo solo per quanto riguarda la ripartizione della costa che verrebbe suddivisa in due realtà: Pisa-Livorno e Massa-Lucca.