di Barbara Farnetani
GROSSETO – É visibilmente commosso il colonnello Rocco Carpenteri, comandante provinciale dei Carabinieri, nel suo ultimo incontro con la stampa. «Sto concludendo le mie visite ufficiali in giro per il territorio, ma so già che sarà impossibile recidere il legame con questa terra, anche perché la mia famiglia resterà qui ancora per un anno»
Parla della gente di Maremma, che sembra capire profondamente «conosco bene il territorio – afferma – perché i Carabinieri sono dislocati e presidiano tutta la provincia. È brava gente, onesta, laboriosa con un forte senso civico. È un territorio dalle altissime potenzialità, dove alla bellezza si aggiunge l’ospitalità, la franchezza di gente che si offre con semplicità»
Non vuole parlare delle molte operazioni chiuse brillantemente in questi quattro anni di comando «il merito dei successi è di tutti coloro che lavorano nell’arma, al comandante spettano i demeriti degli insuccessi» ricorda l’impegno profuso dopo l’affondamento della Costa Concordia e con la commozione nella voce ripercorre la vicenda che ha portato alla morte dell’appuntato dei Carabinieri Antonio Santarelli, ucciso da tre ragazzi fermati dopo un rave party a Sorano. «Bisogna far si che quello che è avvenuto trovi un senso, magari come esempio e insegnamento per i giovani. Il dolore della moglie e della famiglia purtroppo resteranno sempre, qualsiasi sia la condanna che sarà inflitta al responsabile»
«Vado via con dispiacere – ha detto ancora Carpenteri – anche se sapevo che sarebbe finita; porto via una ricchezza interiore notevole, ho raccolto testimonianze di solidarietà nei momenti difficili. Il nostro obiettivo è stato quello di mettere al centro i cittadini, perché i Carabinieri sono il primo riferimento per la popolazione: incrementando la sicurezza si incrementa anche lo sviluppo.»
«Quello che resta poi sono le persone» ricorda Carpenteri che afferma come porterà con sé «un ricordo meraviglioso di questa terra e di questa gente. È stato un privilegio servire l’Arma e questa gente. Qui restano affetti, amici, colleghi: ricorderò tutti» tutti elementi che porteranno il comandante, in futuro, a tornare in Maremma.
L’ultimo ringraziamento va alla moglie e alla famiglia che in questi anni hanno dovuto sopportare le molte assenze che impone un ruolo di comando così delicato.
Adesso ad attendere il colonnello Rocco Carpenteri c’è un ruolo totalmente diverso, sarà il nuovo capo ufficio addestramento della scuola sottufficiali di Firenze, mentre il primo di ottobre avverrà il passaggio di consegne tra Carpenteri e il nuovo comandante, il colonnello Gerardo Iorio, che viene dal comando generale di Roma.