di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Il braccio di ferro tra proprietà e lavoratori scioperanti non è più una novità. L’ultimo atto programmato in giornata è relativo al presidio di protesta da parte dei lavoratori che, lunedì mattina dalle 8:00 alle 12:00, sono intenzionati a far sentire le proprie ragioni e a far valere i propri diritti una volta in più. Non è stata una giornata semplice per l’imprenditore pratese Andrea Barontini. E’ prevista infatti per il 17 ottobre l’udienza che vedrà comparire davanti al giudice i lavoratori, schierati contro la proprietà, per un comportamento ritenuto anti-sindacale da parte dei vertici aziendali.
Ma non è tutto, perché nella giornata di oggi sono arrivate anche due ingiunzioni di pagamento. La prima è stata depositata per il mancato versamento degli stipendi di luglio e di agosto e rientra nell’ottica dello snervante braccio di ferro tra le due parti. L’altra, invece, è legata alla Royal Tuscany che ha depositato l’atto relativo alla merce presente nel magazzino. La cifra si aggira intorno agli 800mila euro, per quello che è inquadrato come un atto dovuto, dato che il liquidatore non poteva rimanere inerme al cospetto della situazione che si era creata. Non c’è stato pignoramento, quindi emerge la volontà di trovare un accordo nei prossimi 10 giorni. Certo è che, in un momento di particolare difficoltà per l’azienda leader nel settore dell’abbigliamento, c’è estrema necessità di notizie positive e di liquidità per risollevare le sorti della Mabro.