MASSA MARITTIMA – Giancarlo Cocolli, un giorno di fine giugno scorso, ritornando da un sopralluogo di un percorso C.A.I. si è accorto nel guardare il monumento di Tamburini in località Martinozzi che qualcosa non andava. Si è fermato e con stupore ha costatato che la parte terminale del monumento a forma di piramide con una stella in cima, era crollato e che la stella aveva subito l’amputazione di una delle cuspidi che purtroppo era andata perduta.
Conoscendo il valore storico e simbolico del monumento costruito in memoria del partigiano volterrano Tamburini della XXIII° Brigata Garibaldi ” G. Boscaglia”, ha pensato che il danno fosse stato provocato da un atto vandalico. Perciò si è premurato di raccogliere i resti per poi eventualmente ristrutturarlo. A questo punto ha fatto presente al vicesindaco di Massa Marittima Luana Tommi l’accaduto, la quale tempestivamente ha inviato gli operai del Comune ad occuparsi del caso. E’ stato così risistemato il cippo. Infine, Giancarlo Cocolli e Fabio Santini, hanno provveduto ad attaccare l’ultima parte della stella, purtroppo però non integra, sulla sommità del cippo.
«L’Amministrazione Comunale di Massa Marittima – dice il vicesindaco Luana Tommi – ringrazia il volontario C.A.I. Giancarlo Cocolli per l’opera di sorveglianza (oltre che di parziale ricostruzione) che lui e i volontari di varie associazioni, svolgono gratuitamente e con grande senso civico, a tutela del nostro territorio. Queste persone svolgono una funzione essenziale. Purtroppo invece c’è chi si comporta in modo diametralmente opposto: distrugge e compie atti vandalici che deturpano il patrimonio storico e naturalistico dell’intera comunità e costano denaro che potrebbe essere destinato ad altri scopi più utili per tutti i cittadini».