ROMA – Di fronte agli effetti disastrosi del periodo di siccità bisogna riconoscere in fretta lo stato di calamità richiesto dagli Enti locali, ma anche pensare a integrare il Piano irriguo nazionale con progetti mirati avanzati dai territori. È questo in estrema sintesi il senso dell’interrogazione che l’onorevole Luca Sani ha presentato in XIII commissione Agricoltura ai ministri dell’Ambiente e delle Politiche agricole.
«Siamo alla fine di settembre – spiega Sani – e praticamente nel nostro territorio non piove in modo utile all’agricoltura o al ricaricamento delle falde acquifere oramai da aprile. Quello della siccità è un problema che si sta cronicizzando negli anni e che quest’estate, come ha certificato la Provincia di Grosseto, ha comportato danni all’agricoltura per 104 milioni di euro con perdite che a seconda delle colture variano tra il 30 e il 40%. I danni provocati dalla siccità, peraltro, non si limitano all’agricoltura, ma si estendono all’aumento degli incendi e alle difficoltà di approvvigionamento idrico per molte attività ricettive. Per questo ho chiesto al Governo di riconoscere quanto prima lo stato di calamità per il settore agricolo chiesto dalla Provincia, e di valutare come integrare il piano irriguo nazionale con progetti locali, come l’ampliamento del laghetto Bicocchi a Follonica, la creazione di un nuovo bacino lungo il corso Gretano nel comune di comune di Roccastrada, o la realizzazione di bacini aziendali per i quali Regione e Provincia hanno previsto specifici incentivi».