GROSSETO – L’Ast, Associazione stampa toscana, chiede alla Regione un tavolo per valutare la situazione dei lavoratori di teletirreno. «Una crisi senza precedenti sta letteralmente travolgendo il mondo dell’emittenza radiotelevisiva in Toscana – si legge nella nota dell’Ast -. Non basta la già devastante crisi dell’editoria a spiegare quanto e’ accaduto di recente ed i cui prodromi già si erano manifestati nei mesi scorsi.»
«Alla pesante crisi che ha investito emittenti come Noi Tv di Lucca e Tv1 del Valdarno ed altre testate che hanno superato, sebbene tra molti dubbi, l’esame-digitale terrestre – si legge ancora -, si sommano oggi casi-simbolo come quello di Teletirreno di Grosseto, dove ai licenziamenti si aggiunge la beffa di una ‘nuova’ emittente nata fuori da ogni regola, quello delle emittenti del Gruppo Poli dove ben tre tv (Rete 37, Italia 7 e 8 Toscana) mostra forti rischi occupazionali, fino al caso di Canale 10 che ha costretto l’Ast, il sindacato dei giornalisti, addirittura ad un esposto in Procura.»
«L’Ast – continua -, anche di fronte alle incertezze spesso incomprensibili di alcuni enti locali come nel caso di Grosseto, chiede con forza alla Regione Toscana di valutare concretamente l’apertura di un tavolo regionale sulla crisi dell’emittenza che si ponga insieme i compiti di salvaguardare il lavoro di quanti, giornalisti e tecnici, hanno assicurato l’esistenza di uno straordinario tessuto informativo e di tutelare la pluralità di voci e di idee, la cui perdita sarebbe una sconfitta per tutti.»
«Il sindacato dei giornalisti si appella alla Regione Toscana nella convinzione non solo che serva un luogo di sintesi di così tante crisi e vertenze, ma anche nella certezza che il Governo regionale possa autorevolmente porsi nei confronti di ogni editore radiotelevisivo come interlocutore imprescindibile – concludono – per la garanzia di corretta gestione e corretta applicazione dei contratti di lavoro.»
Intanto questa mattina l’editore di Teletirreno, Piero Barbagli, a palazzo Aldobrandeschi, ha incontrato il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, e il presidente della provincia Leonardo Marras: «Piero Barbagli ha subito risposto al nostro invito – hanno scritto nella nota Bonifazi e Marras – abbiamo parlato a lungo e ci ha garantito che con le provvidenze del Ministero, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, salderà il pregresso che avanzano gli ex dipendenti di Teletirreno; sia i crediti relativi al trattamento di fine rapporto, sia le spettanze relative agli ultimi stipendi. Una nota positiva seguita da una dolente: Barbagli, infatti, ha anche ribadito la grandissima difficoltà che sta attraversando il sistema radiotelevisivo. Una situazione difficile per immaginare nuove prospettive di lavoro, confermata dall’andamento di tante altre emittenti televisive. Questo è per noi un motivo di grande rammarico e di forte preoccupazione per i lavoratori direttamente coinvolti in questa vicenda, ai quali va tutta la nostra solidarietà, e per il futuro dell’informazione locale che rischia di perdere professionalità importanti.»
All’incontro non sono stati invitati né i sindacati né gli ex dipendenti di Teletirreno. Inoltre dal comunicato congiunto di comune e provincia non si evince “quando” di fatto sarà pagato quanto ancora dovuto (parte degli stipendi e tutti i tfr). Tra i punti fondamentali di questo incontro c’era poi quello di capire gli effettivi rapporti tra Teletirreno e Tirreno channel, come avevano scritto anche Marras e Bonifazi nella loro richiesta di incontro (“C’è poi da chiarire, a nostro parere, il tema della continuità tra l’operato dell’emittente Teletirreno e quello di Tirreno Channel, visibile sul canale 88 del digitale terrestre. La quale, pur trasmettendo da Arezzo, ha nella propria ragione sociale e in molti contenuti editoriali un esplicito legame con il territorio della provincia di Grosseto.”) tema questo che, almeno da quanto si legge nella nota ufficiale, non è stato chiarito.