MASSA MARITTIMA – I fatti accaduti il 13 settembre sono gravi e non tollerabili. A seguito di una verifica effettuata dalla Polizia in prossimità della stazione di Grosseto due ospiti delle strutture delle Piane e di Gerfalco sono stati sorpresi a spacciare droga. Sono state quindi messe in atto le conseguenti perquisizioni alle strutture di accoglienza e un ragazzo richiedente asilo è stato arrestato. La Società della Salute, che si occupa del progetto di accoglienza e integrazione migranti nelle Colline Metallifere, ha immediatamente inviato le opportune segnalazioni a tutte le autorità competenti avvertendo i sindaci dei territori interessati, la Protezione Civile, la Prefettura e i responsabili della Regione Toscana. Allo stesso tempo sono state avviate le procedure giudiziarie e, da parte del Consorzio con tutti gli enti locali e le istituzioni, verranno messe in atto le misure necessarie per dare un chiaro segnale a tutti gli altri ospiti di intransigenza verso questi comportamenti.
«Non possiamo accettare infatti che si verifichino reati di alcun genere all’interno del gruppo di rifugiati – spiega Luciano Fedeli, presidente della SdS Colline Metallifere -. Proteggiamo chi è fuggito dalle atrocità della guerra e con umiltà ha richiesto il nostro aiuto impegnandosi per entrare a far parte della comunità ma non serbiamo nessuna tolleranza per chi non rispetta le leggi del nostro Paese. Non abbiamo bisogno, infatti, di aumentare la criminalità in Italia. Nonostante si tratti di una episodio isolato abbiamo provveduto ad accrescere il controllo grazie anche all’aiuto e alla collaborazione della rete istituzionale».
«Auspichiamo però che i cittadini non commettano l’errore in cui è facile cadere in queste circostanze: non bisogna generalizzare e un comportamento sbagliato non deve infangare le buone pratiche messe in campo nel lungo e complicato percorso di accoglienza – conclude Fedeli -. Ci sono persone all’interno delle strutture che con passione e sacrificio stanno provando a ricostruirsi una vita e loro meritano rispetto».