GROSSETO – «Evitiamo di creare nuovi luoghi di emarginazione come il Poggio» ad affermarlo Fare Grosseto, che chiede all’Amministrazione comunale di trovare soluzioni rapide. «Uno dei problemi più annosi della città di Grosseto è quello dei clochard. I senza tetto a Grosseto sono molti. Sono circa 50 le persone che dormono in strada e che “la ronda della carità e della solidarietà” assiste ogni settimana. – si legge nella nota – Bisogna dare delle risposte alla Diocesi per quel terreno acquistato proprio per costruire un dormitorio e che non potrà utilizzare, visto che il regolamento urbanistico non lo prevede più – dicono da Fare Grosseto – Il Vescovo Monsignor Franco Agostinelli, sin dal suo arrivo in città ha da sempre manifestato la sua intenzione di realizzare un dormitorio che potesse garantire assistenza a chi, per vari motivi, non può avere un tetto sopra la testa. Evidentemente qualcosa non ha funzionato nella comunicazione tra uffici, altrimenti la Diocesi non avrebbe acquistato quel terreno»
«Ci sono altri progetti importanti che, a causa di questa “mancanza” nello strumento urbanistico, si potrebbero perdere per strada. Come la Casa della carità, che la parrocchia dell’Addolorata ha da gennaio iniziato a costruire – denunciano ancora dal movimento cittadino – L’opera si è fermata per le incertezze del Comune. I finanziamenti sembrerebbero a rischio. Anche questo progetto era inserito nel Piuss. E poi l’iniziativa realizzata con successo alla parrocchia del Cottolengo potrebbe diventare una realtà anche per altre parrocchie.»
Secondo Fare Grosseto, il Comune deve promuovere e spronare questo tipo di progetti che vanno a beneficio della comunità. E soprattutto deve «evitare gli sbagli che ha fatto in passato e che pesano nel presente, creando – concludono – luoghi di emarginazione e degrado come il Poggio di Roselle.»