MASSA MARITTIMA – Sui costi dell’area industriale del Magrone, a Massa Marittima, torna ad a intervenire la lista civica Massa Comune, per bocca del suo consigliere Gennaro Orizzonte «L’Amministrazione deve spiegare ai cittadini il metodo adottato nel quantificare il valore del terreno dell’area PIP Magrone, terreno incoltivabile e quindi di valore infimo che a prezzi correnti di mercato vale meno di diecimila euro ad ettaro, rendendosi disponibile a versarne circa sessantamila ad ettaro all’attuale proprietario; valore doppio – spiega Orizzonte – del miglior terreno con ulivi in piena produzione ovvero l’opposto del Magrone. Al prezzo di acquisto vanno aggiunti oltre agli oneri accessori, quelli di urbanizzazione primaria per renderlo utilizzabile, il cui valore non è noto.»
«A parte le numerose ulteriori osservazioni presentate da Massa Comune sulla scelta del sito ancora in attesa di controdeduzioni tecniche da parte dell’Amministrazione metallifera – prosegue la nota -, la stessa Massa Comune chiede se il Comune abbia definito il prezzo di vendita dei lotti e quanti siano gli interessati all’acquisto. Massa Comune ritiene ovvio che in assenza di richieste o di un eventuale divario tra prezzo di vendita calcolato e prezzi richiesti in aree limitrofe da parte di altri comuni, sarebbe assurdo procedere comunque all’investimento obbligando per molti anni le famiglie massetane a sobbarcarsi gli oneri economici per una scelta che, a suo dire, non trova giustificazioni ne in termini di opportunità ed ancor meno in termini economici. Se però le motivazioni sono di altra natura, Massa Comune sollecita l’Amministrazione a renderle pubbliche affinché – conclude la lista civica – il massimo si abbia anche nella trasparenza.»