FOLLONICA – Tra pochi giorni inizierà la stagione dei funghi e per questo le amministrazioni dei comuni di Follonica e Scarlino hanno voluto ricordare agli appassionati e ai cercatori le nuove regole introdotte dalla legge regionale e già in vigore dal 2011.
Per la raccolta dei funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione rilasciata dalla Regione e non più dal Comune di residenza del richiedente. Però coloro che vogliono raccogliere i funghi nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi i nessuna autorizzazione: quindi i residenti a Follonica che vogliono raccogliere i funghi nel solo territorio comunale della città del Golfo non hanno bisogno di niente. Nel caso in cui si volessero spostare per esempio in un comune vicio come quello di Scarlino però devono essere in possesso della ricevuta del versamento alla Regione.
L’autorizzazione alla raccolta infatti è costituita proprio dalla ricevuta di versamento sul conto corrente postale (numero: 6750946) intestato all’Amministrazione regionale. La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore e va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento.
I residenti in Toscana devono versare 13 euro per un’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 euro per un anno (per i comuni montani l’importo è dimezzato, così come i ragazzi, tra i 14 ed i 18 anni, che abbiano frequentato, un corso di informazione ed educazione organizzato dalla Amministrazioni provinciali o dalle Comunità montane). I non residenti in Toscana devono, invece, pagare 15 euro per un giorno, oppure 40 euro per sette giorni consecutivi.
Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa, salvo alcuni casi specifici che hanno limiti diversi, secondo la norma
È vietata la raccolta di esemplari nel caso in cui la dimensione del cappello sia inferiore a: quattro centimetri per i Porcini; due centimetri per l’Hygrophorus marzuolus (dormiente) e per il Lyophyllum gambosum (prugnolo).
È’ vietata inoltre la raccolta dell’ovolo buono quando non sono visibili le lamelle.
La raccolta dei funghi epigei è consentita nei boschi e terreni non coltivati nei quali è permesso l’accesso e non sia riservata la raccolta dei funghi stessi.
La raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto. Nella raccolta non devono essere usati strumenti che rovinano lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione (rastrelli). I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e aereati, atti a diffondere le spore. È vietato l’uso di sacchetti di plastica.
Per informazioni, rivolgersi a URP Regione Toscana, al numero verde 800.860070.