GROSSETO – Alessandro Antichi scrive al Direttore Generale della Asl 9 Fausto Mariotti. Una lettera aperta, quella del consigliere regionale del Popolo della Libertà con la quale si chiede al dirigente grossetano di lasciare rispondere “politicamente” l’assessore regionale alla sanità rispetto anche alle critiche mosse dal Pdl sul pareggio di bilancio dell’azienda sanitaria maremmana.
Di seguito la lettera di Antichi.
«Caro Direttore,
visto che Lei si chiede se “non comprendo o faccio finta di non comprendere”, Le posso chiedere se Lei c’è o ci fa».
«Si indigna per le osservazioni che ho mosso al consuntivo della Asl 9 (come prima di me avevano fatto i revisori dei conti), ma conferma che il pareggio è raggiunto grazie a partite straordinarie (il contributo in conto capitale della Regione) e che il fenomeno delle fughe verso altre Asl ha comportato un incisivo aumento di costi».«Perché, dunque, tanta veemenza nella Sua risposta?»
«Mi sarei aspettato da Lei, dipendente della Regione Toscana, maggiore rispetto delle istituzioni, toni appropriati e rispetto dei ruoli. Se c’è qualcosa che mi pare debba essere segnalata all’opinione pubblica è mio dovere di Consigliere regionale farlo. Se c’è qualcosa che non si è capito, è Suo dovere di dipendente regionale spiegarlo. Ciò che invece non Le è consentito è di reagire con stizza all’esercizio del diritto di critica; soprattutto quando, nel merito, non può far altro che confermare la fondatezza delle critiche».«In futuro, lasci all’Assessore competente il compito di rispondere ai Consiglieri regionali. Queste Sue continue “discese in campo” non giovano all’immagine di imparzialità che qualunque pubblico funzionario (persino quelli di nomina politica diretta, come Lei) dovrebbe gelosamente perseguire e minano la Sua credibilità ‘tecnica’».
«Cerchi di comprendere che la funzione di controllo di chi comanda è essenziale in democrazia, e reagire con disappunto a chi la esercita per mandato popolare è segno di scarso senso delle Istituzioni».
«Cerchi di capirlo. O, almeno, faccia finta di averlo capito».