GROSSETO – Una fondazione che punti a sviluppare relazioni con tutto il territorio provinciale, valorizzi il sistema associativo locale e le risorse intellettuali, e che sia capace di inserire Grosseto in circuiti culturali più vasti. Sono alcuni degli obiettivi che la fondazione Grosseto Cultura si proprone per il prossimi anni, anche attraverso un nuovo ruolo di soggetto attivo nella produzione culturale da metttere a disposizione del mercato culturale, dei comuni, del sistema associativo e del tessuto economico della provincia di Grosseto.
Il nuovo progetto culturale della fondazione è stato presentato oggi al Museo di Storia Naturale della Maremma dal presidente Loriano Valentini insieme al Sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, all’assessore alla cultura Giovanna Stellini ed ai membri del consiglio di amministrazione della fondazione stessa che il Comune di Grosseto ha nomitato nei mesi scorsi, oltre ai direttori degli istituti. Per la fondazione si profila dunque un ruolo non solo come soggetto gestore del Museo di storia naturale, dell’Istituto musicale comunale e del Cedav, ma anche e soprattutto come soggetto attivo nel territorio che punti al coinvolgimento dei giovani, all’avvio di percorsi che intrecciano il sistema scolastico, e ad un modello partecipativo fondato sul coinvolgimento di tutto il mondo associativo e culturale del territorio.
“La fondazione – ha detto il Sindaco Emilio Bonifazi – ha elaborato un ambizioso piano di rilancio e di crescita che il Comune di Grosseto sostiene attivamente, nella convinzione che esistano le condizioni per aprire la fondazione al coinvolgimento ed alla partecipazione degli operatori culturali e del mondo associativo del territorio. Sono sicuro che con questa nuova impostazione Grosseto Cultura saprà creare intorno a sé un polo di aggregazione solido”.
“La città ed il resto del territorio – ha detto il presidente di Fondazione Grosseto Cultura Loriano Valentini – dispongono di un notevole tessuto associativo e risorse intellettuali che, con le dovute eccezioni, hanno avuto difficoltà a dare continuità e coordinamento alla loro presenza e ad individuare luoghi comuni di impegno e azioni condivise. La fondazione si propone come soggetto aggregante delle numerose risorse intellettuali che sono presenti nella comunità, oltre che come punto di riferimento di questo diffuso sistema attraverso nuovi modelli organizzativi dove ciascun soggetto contribuirà all’ideazione e all’organizzazione di momenti comuni”.
A tal proposito vengono proposte una serie di iniziative legate all’internalizzazione, con la creazione di partenariati con altri soggetti culturali per la partecipazione a progetti europei, l’avvio di un lavoro legato all’immigrazione ed alla multiculturalità, la valorizzazione degli autori locali, la costruzione di un rapporto con le scuole, la ricerca sulla Grosseto nel ‘900.
Per realizzare questo progetto l’attuale Fondazione si trasformerà in fondazione di partecipazione per rendere possibile l’adesione di nuovi soci, sia pubblici che privati, sia persone fisiche che organismi collettivi in qualità di ‘soci aderenti’ per tre anni. Inoltre viene aperta, con adesione annuale, la possibilità a tutti di aderire come ‘soci sostenitori’ organizzati in una associazione Amici della Fondazione con lo scopo di sostenere le iniziative della fondazione ma anche di organizzare e proporre al consiglio di amministrazioni nuove attività ed eventi.
Queste modifiche statutarie potranno consentire la nascita in autunno di una nuova FOndazione, dotata di più mezzi findanziari, plurale nei soggetti che la compongono, insediata nella comunità e collegata al sistema economico ed istituzionale della città, riconoscibile e riconosciuta per la proposta culturale.