FOLLONICA – Un passo indietro da parte del sindaco Eleonora Baldi e della maggioranza che la sostiene a chiederlo i Comunisti italiani che invocano questa soluzione per «correttezza e rispetto per le istituzioni». «Non è accettabile, che di fronte a un rinvio a giudizio l’atteggiamento tenuto è ancora quello di far finta di nulla. – affermano i Comunisti italiani – Quando Berlusconi, il figlio di Bossi, sono stati indagati, abbiamo chiesto tutti a gran voce le dimissioni. Ora dobbiamo dimostrare di essere veramente diversi dalla destra, che i partiti di questa maggioranza hanno davvero dei principi sani e forti che non hanno paura delle indagini, né di tornare al voto. Il Sindaco Baldi da ciò che riportano i giornali rischia di screditare la sua immagine, quando invece sarebbe più semplice e trasparente dimettersi fare chiarezza e poi decidere o meno di ripresentare la propria candidatura.»
«La cosa però che è ancora più grave è che le forze politiche di questa maggioranza non dicono una parola e – si legge nella nota – soprattutto la segretaria provinciale del partito democratico continua ad essere assessore senza prendere posizione in merito, rischiando anche lei la propria credibilità politica. Noi Comunisti Italiani – Federazione della Sinistra facciamo un appello alla politica, al buon senso, alla regione, ai valori e principi che contraddistinguono il centrosinistra dalla destra, di fare chiarezza eliminando i sospetti.»
«Per poter far questo l’unico passo possibile verso la credibilità e le certezze sono le dimissioni e poi una volta tutto chiarito ripresentarsi alle elezioni certificando la propria estraneità dalle accuse. Se invece, vi fossero responsabilità – concludono i Comunisti italiani – almeno si è dato un segnale importante ai cittadini, agli elettori di serietà e correttezza.»