FOLLONICA – Piano del traffico, raccolta differenziata, villaggi. Sono tre tra i motivi per cui il partito dei Verdi è uscito, a suo tempo, dalla coalizione di maggioranza. Ad affermarlo i portavoce del partito Colombini e Frosali che ricordano: «Come rappresentanti di un piccolo partito con grandi ideali, i Verdi avevano posto come base della loro partecipazione alla coalizione di centro sinistra una serie di punti programmatici irrinunciabili. Purtroppo il percorso è stato accidentato fin dall’inizio, con l’accettazione soltanto verbale delle nostre richieste senza alcuna garanzia della loro attuazione.»
«Nel periodo durante il quale abbiamo sostenuto il Sindaco Baldi – affermani i Verdi – avevamo richiesto i motivi della mancata realizzazione del nuovo piano del traffico, la cui progettazione è stata affidata ad uno studio non follonichese. Dopo il ricorso al Tar che sospendeva l’incenerimento del Cdr, non ci è stata data la possibilità di aprire un tavolo sulla raccolta differenziata e provvedere alla modifica del piano rifiuti al fine di eliminare le emissioni di polveri sottili in atmosfera. Non siamo stati ascoltati quando abbiamo proposto di trovare una soluzione riguardante le foresterie dell’ippodromo e la clinica veterinaria.»
«Siamo stati definiti il partito dei Villaggi – proseguono – quando abbiamo proposto di discutere sulla chiusura di Mare Si e Il Veliero, che rappresentano per Follonica una fonte importante del tessuto economico cittadino in prospettiva, non solo di accoglienza turistica, ma anche di investimenti in tecnologie verdi quali pannelli solari e isole ecologiche. Questo in sintesi è il pensiero dei Verdi che – concludono – hanno preferito tener fede a quanto stabilito dal loro Congresso Nazionale: Ecologia della Politica.»