GROSSETO – Tre comuni, tre tariffe, tre modalità di applicazione differenti. È quanto emerge dallo studio comparativo effettuato dall’Ascom Confcommercio circa l’introduzione in provincia della tassa di soggiorno. «Confrontando i vari Comuni – afferma il coordinatore provinciale Ascom Simone Baldassarri -, quello che emerge è il dato sconcertante della più totale disomogeneità della sua applicazione, anche a livello di tariffe praticate. In mancanza del regolamento di attuazione che avrebbe avuto il compito di fornire le opportune linee guida, la concertazione per aree omogenee è stata sostanzialmente lasciata alla buona volontà dei Comuni.
Nella nostra provincia tre sono stati i comuni che hanno scelto di applicare la tassa: a Massa Marittima, a seconda degli hotel prescelti, si può pagare da 1 a 3 euro a notte ma solo per le prima 5 notti; a Scarlino da 0,50 a 1,50 ma per le prime 15 notti; a Follonica un massimo di 2,50 per le prime quindici notti.
«La IV commissione provinciale è in questo periodo impegnata nella stesura di un regolamento unitario che dovrà essere licenziato, come da nostra richiesta, in tempi brevissimi, considerato che – conclude la Confcommercio – a ottobre si vendono già i pacchetti per la stagione 2013.»