FIRENZE – Sono stati in tutto 303 gli incendi boschivi che nel corso del mese di agosto hanno colpito la Toscana, mandando letteralmente in fumo 888 ettari di vegetazione (dei quali 549 di bosco e 339 di arbusti ed altra vegetazione). Questi i dati diffusi dall’AIB, l’organizzazione Anti Incendi Boschivi della Toscana.
Per prevenire ulteriori danni, il periodo considerato ‘ad alto rischio incendi’ è stato prorogato in tutte le Province, così come annunciato dall’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori in una conferenza stampa che si è tenuta lo scorso sabato 25 agosto.
Dunque nelle Province di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa e Siena il periodo ad alto rischio incendi è stato prorogato fino al 30 settembre, con il divieto assoluto di bruciare residui vegetali su tutto il territorio provinciale.
Anche le Province di Arezzo, Massa Carrara e Pistoia hanno esteso fino al 30 settembre il periodo di ‘alto rischio’ ma non hanno posto il divieto assoluto di bruciare residui vegetali, per cui sui loro territori provinciali saranno in vigore le norme generali AIB valide per i periodi ad alto rischio incendi e dunque si potranno bruciare residui vegetali solo ad una distanza minima di 200 metri dal bosco e solo tra l’alba e le ore 10 del mattino.
Nella sola Provincia di Prato, il termine del periodo ad ‘alto rischio incendi’ è stato fissato al 15 settembre.
I dati nel dettaglio:
Nel mese di agosto 2012 l’organizzazione regionale AIB è intervenuta su 303 incendi boschivi sviluppatisi su tutto il territorio regionale. Tra le varie province la più colpita è stata Lucca, dove si sono registrati 52 incendi. Seguono Firenze (47), Arezzo e Pisa (44), Grosseto (27), Massa Carrara (25), Pistoia (24), Siena (23), Livorno (9) e Prato (8).
Per quanto riguarda la superficie boscata distrutta, i danni peggiori si sono avuti nella provincia di Grosseto (oltre 143 gli ettari andati in fumo), in quella di Siena (109 ettari), a Firenze (84), Pistoia (67) e Arezzo (44).
Ci sono stati singoli eventi nei quali sono bruciate superfici di entità rilevante, come nel caso dei 70 ettari di Marina di Grosseto, dei 40 ettari in località Salaiola ad Arcidosso (Gr) o dei 50 gli ettari dell’incendio di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena. Altri 30 ettari sono bruciati a Cetona (Siena), in località Podere Elmo ed a San Marcello Pistoiese, mentre 20 ettari sono andati in fumo in un unico rogo a Poggio Alberaccio, nel comune di Bagno a Ripoli (Fi), e in località Il Colle, nel comune di Greve in Chianti (Fi). Un altro grave incendio (30 ettari) si è verificato in località Lastra, a Firenze, nella vallata che da Careggi sale verso la Bolognese. Altri incendi con superficie intorno ai 10 ettari hanno interessato Suvereto (LI), Massa e Cozzile (Pistoia), Castiglion Fibocchi (Arezzo), Bussotto a Pistoia e Reggello, in provincia di Firenze.
Moltissimi i casi nei quali i danni sono stati contenuti e le superficie boscate distrutte risultano inferiori all’ettaro.
Nel mese di agosto 2012 l’organizzazione AIB è stata inoltre chiamata ad intervenire su 313 incendi in aree non boscate, sui quali ha operato come supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha competenza diretta su queste aree.
Dal 1° al 31 agosto, sono state inoltre gestite 267 false segnalazioni.
In tutte le operazioni l’AIB è intervenuta con squadre costituite da operai forestali e volontari e guidate ciascuna da un direttore operativo, la persona che sul luogo dell’incendio dirige e coordina le attività. Gli interventi avvengono spesso con il supporto di elicotteri della flotta regionale, di operai dei Comuni, del personale dei Parchi regionali, del Corpo Forestale o dei Vigili del fuoco