ISOLA DEL GIGLIO – Nuovo appuntamento di lavoro stamani per l’Osservatorio sulla Costa Concordia, l’organismo che coordina e monitora tutta l’attività del progetto di recupero della nave naufragata di fronte all’isola dell’Arcipelago toscano e in cui sono rappresentati tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nella vicenda.
Il lavoro della Titan-Micoperi va avanti nel rispetto del cronoprogramma stabilito, sottolinea Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio, e al contempo prosegue in maniera costante e quotidiana l’azione di controllo sulla sicurezza da parte degli organismi preposti, in particolare Guardia Costiera e Asl insieme al monitoraggio da parte di Arpat e Ispra.
La risposta vale per Legambiente, che ancora ieri in un comunicato diffuso da Roma paventa rischi di inabissamento dello scafo. “Smentisco ancora una volta, a nome di tutto l’Osservatorio – sottolinea Sargentini –, questa ipotesi. I lavori di messa in sicurezza proseguono regolarmente, e quotidianamente i sub della Capitaneria verificano lo stato del relitto e la corretta esecuzione dei lavori. Prosegue l’attività di monitoraggio dell’Università di Firenze sugli eventuali spostamenti del relitto, che al momento non sussistono, oltre al monitoraggio da parte dell’università la Sapienza sulla qualità delle acque e sull’ecosistema marino. E continuano il rilevamento e l’analisi della qualità dell’aria e del rumore”.
Quindi anche sulla sicurezza ambientale, dalla riunione di oggi esce la conferma di un preciso piano di controllo delle alterazioni in corso e di quelle, sia pure lievi, che inevitabilmente i lavori di recupero potranno comportare. Il monitoraggio è minuzioso e i piani di ripristino sono continuamente aggiornati.
Per quanto riguarda il trasferimento dello scafo una volta recuperato, restano aperte tutte le ipotesi, perché sono ancora in corso le ricognizioni per stabilire la scelta definitiva. “L’opzione di una sede toscana è quella indicata dal presidente Enrico Rossi e per la Regione è quella auspicabile – sottolinea Maria Sargentini -, ma la decisione dipende da molti fattori ancora imprecisi”.
L’Osservatorio è composto da rappresentanti delle istituzioni, degli enti e strutture già coinvolte nell’emergenza. In particolare, all’Osservatorio partecipano rappresentanti della Regione Toscana – con funzioni di presidente -, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, del Dipartimento della Protezione Civile, dell’Arpat, della Provincia di Grosseto, del Comune dell’Isola del Giglio, del Ministero dell’Interno, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ispra, della Capitaneria di Porto, del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità.