MONTEROTONDO MARITTIMO – “Apprendo con piacere che Italia Nostra ha modificato il proprio orientamento relativamente, alla gestione dei rifiuti ed alla loro possibilità di recupero con l’ impiego anche degli scarti delle lavorazioni agroalimentari come ammendanti per le concimazioni agricole. Quello che il rappresentante di Italia Nostra auspica in merito all’utilizzo degli scarti della lavorazione dei caseifici, peraltro senza le relative autorizzazioni, è in effetti quello che Solemme realizza nell’impianto di Carboli, impiegando i componenti degli scarti agroalimentari unitamente ai fanghi della depurazione per la produzione di compost da impiegare in agricoltura in sostituzione o in integrazione delle concimazioni chimiche”.
Con queste parole il Presidente Acquedotto del Fiora Spa, Claudio Ceroni (nella foto), interviene in merito all’impianto di Solemme a Carboli, nel comune di Monterotondo Marittimo.
“In questa attività Solemme – prosegue Ceroni – ha acquisito le necessarie ed indispensabili autorizzazioni e, contestualmente è stata sottoposta a rigorosi controlli che non hanno mai rilevato omissioni o comportamenti fuori dalla norma. Le stesse disposizioni e controlli debbono essere rivolti a tutte le situazioni dove sono state rilasciate autorizzazioni, e non possono fare eccezioni i caseifici che operano nel Comune di Monterotondo Marittimo, ai quali le concessioni agli scarichi rilasciate dallo stesso Comune prevedono specifiche disposizione in ordine alla manutenzione delle fosse imhoff, allo smaltimento annuale dei fanghi presso gli impianti autorizzati, ed al corretto smaltimento del siero che costituisce un rifiuto speciale. Certamente il Comune di Monterotondo non avrà omesso all’obbligo della verifica del rispetto delle autorizzazioni rilasciate ai caseifici”.
“Relativamente alle emissioni di odori ed all’inquinamento attribuito all’impianto di Solemme – aggiunge Ceroni – quanto affermato non è corrispondente alla realtà dei fatti, anche secondo quanto emerso nell’ambito dei numerosi controlli effettuati dagli Organi preposti (Arpat, Usl, Procura). Infine, nel suo intervento il sig. Del Bene fa apparire Italia Nostra come poco informata in ordine agli interventi eseguiti, o programmati nel Comune di Monterotondo Marittimo nell’ambito della depurazione. Nonostante che Acquedotto del Fiora abbia “ ereditato “ dalle precedenti gestioni oltre 400 scarichi non depurati, sta pianificando e realizzando gli impianti nelle situazioni sopra ai 2000 abitanti equivalenti e contemporaneamente ha consegnato alle Autorità ed Enti proposti il crono programma per realizzare gli interventi nella depurazione negli agglomerati urbani inferiori a 2000 abitanti”.
“Nella fattispecie del Comune di Monterotondo – conclude Ceroni – è prevista la realizzazione dell’impianto dei depurazione della frazione di Frassine nell’anno 2013 ed è stato presentato in Comune il progetto preliminare per realizzare il collettore che consentirà di completare la depurazione nel Capoluogo”.