CALDANA – Caccia: Fabrizio Fabiano (nella foto a destra), interviene sulla richiesta dell’onorevole Vittoria Brambilla di “sospendere la caccia per non procurare ulteriore stress agli animali già provati dai numerosi incendi sul nostro territorio nazionale in questo anno”.
«Amareggiato, sofferente ed arrabbiato per l’immenso danno provocato all’ambiente e per l’orribile morte a cui sono andati incontro numerosi animali – afferma Fabiano -, mi trovo altresì arrabbiato e furioso per la mistificazione dei fatti, l’arroganza e l’ignoranza, intesa come non conoscenza, della biologia animale e delle leggi venatorie italiane da parte di una parlamentare ed ex ministro della Repubblica Italiana.»
«Sappia, la signora Brambilla – prosegue Fabiano -, che nei nostri boschi dolosamente carbonizzati hanno perso la vita soprattutto tartarughe e rettili, faine, puzzole e martore, rapaci e milioni di insetti, specie nei confronti delle quali, la caccia, è da sempre vietata. Sappia, la signora Brambilla, che il 19 settembre, data di inizio del calendario venatorio, nessun cacciatore andrà a caccia nei boschi perché la caccia agli ungulati è da sempre chiusa, i fagiani e l’altra fauna cacciabile stanziale si caccia su territorio aperto e, gli altri animali, tutti migratori (beccacce, colombacci. Turdidi, ecc) arriveranno solo nel mese di ottobre.»
«Nonostante ciò – si legge ancora nella nota -, la “ricetta” della signora Brambilla è: chiudiamo la caccia. Si adoperi per far dare pene esemplari a chi compie simili delitti e faccia aumentare la vigilanza boschiva. Da maremmano, ricordo alla signora Brambilla, che se esiste il Parco Naturale della Maremma si deve ai cacciatori che hanno consegnato questo intero territorio su un vassoio d’argento, salvaguardandolo da speculazioni e cementificazione.»
«Sappia, la signora Brambilla, che la distruzione dell’ecosistema della Diaccia Botrona (Comune di Castiglione della Pescaia), una delle più importanti aree umide d’Europa, ora diventata laguna con salinità oltre il 98%, è iniziata da quando il Ministero dell’Ambiente ne ha tolto la gestione ai cacciatori. Vi nidificavano circa 50 specie di animali: adesso non più. Sappia, la signora Brambilla, che nell’intera area circostante alla Diaccia Botrona, zona strategica per gli acquatici svernanti (in questa area c’è sempre acqua dolce) stanno nascendo impianti fotovoltaici e centrali a biomasse. Quindi, signora Brambilla, se ne ha, usi in maniera diversa le sue iniziative e i suoi poteri.»
«Come tesserato del Pdl – continua ancora Fabiano -, ex capogruppo consiliare nel comune di Gavorrano, ex responsabile del settore caccia per l’intera provincia di Grosseto, sto valutando se rimanere in un partito dove l’idee portate avanti dai suoi ufficiali rappresentanti (dimenticavo che fra questi c’è anche la Prestigiacomo ed altri) non solo sono contrarie alle mie e alla stragrande maggioranza dei maremmani, ma sono basate – conclude – sulla non conoscenza della materia trattata.»