FIRENZE – Sono diventati strumenti fondamentali per contrastare la forza distruttiva degli incendi boschivi: sono i mezzi aerei della regione e dello stato che spesso giocano un ruolo chiave nelle operazioni di spegnimento e di supporto alle squadre che operano a terra.
In Toscana grazie agli accordi della regione operano fino a dieci elicotteri contemporaneamente su tutto il territorio toscano. A questi si aggiungono i Canadair, arerei antincendio dal caratteristico colore giallo e dalla forma un po’ goffa. Entrambi, elicottero e Canadair, li abbiamo visti impegnati negli incendi più grandi anche in Maremma: in quello di Capanne a Massa Marittima e in quello di Marina di Grosseto (nella foto un canadair in azione a Marina di Grosseto durante l’incendio dello scorso 18 agosto).
Strumenti indispensabili soprattutto quando l’estensione del rogo ha dimensioni importanti di ettari ed ettari. Ma quanto costa questa “macchina” così efficiente contro gli incendi?
Il calcolo che abbiamo fatto si aggira intorno ai due milioni di euro solo per il mese di agosto. Nei primi venti giorni infatti si sono registrati 248 incendi e le ore di volo degli elicotteri della regione sono state 433. Un’ora di volo di elicottero costa 5 mila euro, 10 mila quella di un Canadair. E così si scopre con una semplice moltiplicazione quanto sia pesante per le casse della regione e per le tasche dei cittadini un numero così elevato di incendi. Stessa cosa accade per il rimboschimento: un ettaro costa 13 mila euro. Anche in questo volendo rimboschire soltanto le aree bruciate in provincia di Grosseto si spenderebbero più di 3 milioni di euro.
Nel 2012 in tutta la Toscana ce ne sono stati 748 incendi un numero quasi doppio rispetto alla media degli altri anni: questo ha significato uno sforzo ulteriore per tutta l’organizzazione antincendio e costi elevati per il rimboschimento proprio nell’anno “nero” della crisi, del debito da combattere e della spending review.