GROSSETO – L’ipotesi della Toscana con tre superprovince lanciata al governatore Enrico Rossi un effetto almeno lo ha avuto, quello di aprire un dibattito nella politica regionale e locale. Dopo le parole del presidente sui “possibili” capoluoghi e l’indicazione di Siena “capitale” del sud arrivano le prime reazioni dalla Maremma (nella cartina la suddivisione della regione nelle nuova tre super province: Centro, Costa e Sud).
Per Emilio Bonifazi la polemica accesa sui capoluoghi è «stucchevole». «La scelta se sarà Siena, Grosseto o Arezzo ad essere il capoluogo del nuovo territorio accorpato, non verrà certo da dichiarazioni estemporanee» dice il sindaco di Grosseto «ma verrà da un confronto serio tra Regione e territori locali». Bonifazi guarda sopratutto alle questioni pratiche e ai riflessi che certe scelte avranno sui servizi al cittadino. «A interessarmi in questo momento – dice Bonifazi – è sopratutto la possibilità che Grosseto possa far parte della provincia del litorale toscano. Non ne ho mai fatto una questione di campanile e non comincerò adesso».
Sullo stesso piano anche l’onorevole del Partito Democratico Luca Sani. «Mi sembra assurdo che prima di parlare di funzioni e competenze, s’imposti la discussione su confini e capoluoghi» scrive Sani. « Il primo punto è ragionare del contesto socio economico sul quale calare il riordino degli Enti. Se poi l’accentramento in Area vasta dovesse produrre gli effetti che già si sono visti nel settore turistico con l’abolizione delle Apt, con l’assenza totale di politiche di promozione dei territori da parte della Regione, allora guardiamoci bene dall’assecondare certe scelte. Non voglio immaginare cosa accadrebbe in settori delicatissimi come sviluppo economico e agricoltura».