di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Sono giorni caldi e pure difficili, vissuti con ansia da parte della tifoseria biancorossa. Il secondo grado del processo sportivo ha aggiunto del sale sulle ferite del Grifone, mentre l’incertezza regna sovrana. Pochi giorni ancora e la nuova sentenza sul caso scommessopoli, stabilirà il destino del Grosseto per la prossima stagione. Al momento prevale il pessimismo, la sensazione è che, almeno nel processo sportivo, sia difficile ribaltare le richieste del procuratore Stefano Palazzi. Al tempo stesso però, resta l’impressione che quello emesso sarà ancora una volta un verdetto parziale, perché il presidente Piero Camilli non smetterà di lottare. Non a caso il ricorso al TAR appare la strada più sicura da percorrere per ottenere giustizia, il Comandante non lo dice, perché vuole conservare quel briciolo di fiducia nella sentenza di secondo grado, però il Grosseto è già pronto a intraprendere anche quel tipo di percorso, uscendo dal processo sportivo. Al tempo stesso però, emergono già evidenti i segni della battaglia legale, in un periodo dell’anno in cui il calciomercato dovrebbe farla da padrone, in attesa dell’inizio del campionato, la realtà unionista prova a rimanere aggrappata allo scoglio della Serie B, mentre il mare che la circonda è in tempesta.
Tutto questo svilisce l’entusiasmo della piazza, giunto già ai minimi storici nell’ultima parte della passata stagione e rianimato con scarsi esiti dai festeggiamenti per il centenario. Non possiamo nemmeno tralasciare l’aspetto tecnico, perché in attesa di conoscere il campionato da disputare, la squadra di Moriero si allena spaesata, mentre tardano ad arrivare i rinforzi del caso. Le prime uscire hanno evidenziato diverse carenze, c’è margine fino al 31 agosto per operare sul mercato, ma è pur vero che il tempo stringe. Il tecnico continua a svolgere il proprio lavoro in una situazione difficile, accade così che sul bomber Sforzini piombi come un avvoltoio il Verona e per un possibile acquisto spunti il nome di Stanco, attaccante che in Maremma è già passato con effetto meteora. Sono solo rumors di sottofondo però, quasi inascoltati e soprattutto inutili, persino a distogliere l’attenzione.