RISPESCIA – È stato il paesaggio alimentare la tematica principale della terza edizione delle Olimpiadi dei Parchi, che si è tenuta a Rispescia durante il festival nazionale di Legambiente la sera del 12 agosto. E proprio il paesaggio alimentare ha dato un’ulteriore conferma della qualità della rassegna, a riprova che un parco non è solo ambiente ma anche i prodotti che ne fanno parte: dai vini agli oli, dai formaggi ai salumi passando per la verdura.
La serata ha chiamato in causa 12 Parchi italiani, dal Trentino alla Calabria, un escursus dell’Italia appetitosa, mettendo in mostra eccellenze rinomate e prelibate. Tre sono stati i vincitori della rassegna, tra i quali uno premiato per il vino. Al primo posto la Minestra di verze e patate del Parco nazionale della Sila. Una ricetta genuina che ha ricordato sapori e profumi di altri tempi, con ingredienti di qualità: dalle famose patate della Sila al vuccularo (guanciale di maiale). Per farla sono stati usati ingredienti di qualità, come l’olio extravergine di oliva e la verza e i fagioli borlotti del posto, che hanno valso al piatto il primo posto e il premio sia da parte degli esperti che del pubblico presente. Secondo posto per l’Antipasto dei Parchi di mare e Appennino: un piatto fatto da prodotti provenienti da più Parchi. Il crostino con il pesto, ad esempio, preparato dalla campionessa del Pesto Rossella Campice (Parco regionale Montemarcello Magra), le acciughe salate (Parco nazionale delle Cinque Terre), il Parmigiano reggiano stagionato 30 mesi del Caseificio Parco di Ramiseto (RE) con il miele (Parco nazionale Appennino Tosto-emiliano).
Tra i vini, invece, ha visto l’Auriga Ansonica 2011 della Fattoria Il Duchesco, del Parco regionale della Maremma. Numerosi sono stati anche gli apprezzamenti da parte del pubblico per il Bianco Cinque Terre Doc Costa da’ Posa 2011, della Coop. Agricoltura Cinque Terre, e per il Lacryma Christi bianco Bocciarda del Parco nazionale del Vesuvio, che hanno ricevuto entrambi una menzione. Nel corso della serata è stato ricordato Beppe Nardini, presidente del Parco delle Apuane, scomparso prematuramente che ha sempre partecipato e creduto a questa iniziativa.