FIRENZE – “Stiamo lavorando perché nei SIN, i Siti di Interesse Nazionale da bonificare venga rafforzato il ruolo della Regione nell’esercizio delle funzioni amministrative. In questo modo si potrebbe contribuire a rendere più agili e snelle le procedure per arrivare all’approvazione dei progetti di bonifica”.
Lo afferma l’assessore all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini alla luce delle notizie che in questi giorni anche in Toscana hanno puntato i riflettori sulle bonifiche.
“A fine luglio – continua l’assessore – abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Ministero dell’Ambiente sui tre SIN più rilevanti, Massa Carrara, Livorno e Piombino. L’esperienza maturata ci dice che il vero problema è far partecipare i privati alle bonifiche. Nei tre siti più importanti della nostra regione sono previsti piani di reindustrializzazione e reinserimento di nuove aziende. Non possiamo più permetterci di ritardare ancora sia l’attività di bonifica, sia quella di reindustrializzazione.
In quest’ottica – conclude Anna Rita Bramerini – il trasferimento di funzioni amministrative alle Regioni affiancato da un intervento economico dello Stato, anche sotto forma di sgravi fiscali per le imprese che applicano tecnologie innovative di bonifica e di reinserimento, potrebbe essere risolutivo per accelerare il recupero di queste aree”
In Toscana esistono cinque Siti di Interesse Nazionale (SIN) di cui i più importanti sono tre, Massa Carrara, Piombino e Livorno. Gli altri sono Orbetello e le Strillaie. Per i cinque siti di interesse nazionale la Regione ha attivato, tra il 2007 e il 2011, circa 10 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Ambiente, ma sta ancora aspettando l’erogazione della quota più consistente di risorse.