di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Una novità balza subito agli occhi: dopo 50 anni la festa del Pd non si svolgerà più sulle mura medicee, ma nel parco Ombrone, in via Leoncavallo. E’ forse l’inizio di una nuova era, verso la ricerca di nuovi spazi cittadini e una ventata di novità, possibilmente low cost. Anche per questo, almeno negli intenti e dando uno sguardo al programma, sarà una festa meno politica e più culturale. Dal 24 agosto al 9 settembre la Festa Democratica si baserà sullo sviluppo delle idee che la nuova collocazione richiede e sulla tradizione di un evento che in ogni caso appartiene storicamente alla città. «Dopo tanti anni, la scelta di lasciare le mura medicee in favore del parco Ombrone rappresenta una scommessa da parte del Pd – dichiara Roberto Panfi, segretario dell’unione comunale -, questo è un luogo che vorremmo far conoscere ai cittadini. La Festa è tutta nuova, nel luogo, ma anche nella forma».
“Il talento è possedere le risposte quando ancora non esistono le domande”, in questa citazione dello scrittore Alessandro Baricco, si racchiude l’essenza della Festa Democratica che quest’anno è dedicata, come tematica, al talento. Si guarda soprattutto ai più giovani che avranno uno spazio riservato, soprattutto dal punto di vista musicale. Nel cartellone spiccano Paolo Benvegnù, Sweety-J Jamaica e Cafe Margot, usciti da X-Factor, oltre a Carlo Monni, presente con il suo spettacolo nel giorno di apertura. «La scelta fatta, in momento difficile, è quella di ottimizzare ogni risorsa possibile – spiega Catiuscia Scoccati, tesoriere della Festa Democratica -, puntiamo sul talento, non solo dei giovani, ma anche di chi vuole sviluppare le proprie capacità. Per il momento il nostro talento è stato utilizzato per trovare questo magnifico posto».