di Daniele Reali
RISPESCIA – È arrivato anche a Festabmiente, protagonista di uno degli incontri dell’ultima giornata del festival internazionale dell’ecologia, il “caso Green Hill” che ha visto impegnate per mesi Legambiente e LAV per la liberazione dei 2.400 Beagle dell’allevamento di Montichiari (nella foto da sinistra: Giacomo Bottinelli, responsabile della LAV Grosseto, Gianluca Felicetti, presidente nazionale LAV, Angelo Gentili, segretaria nazionale Legambiente, Rossella Muroni, direttrice nazionale Legambiente, Antonio Morabito, Legambiente Cinofilia)
«Una svolta epocale» l’ha definita Giacomo Bottinelli, responsabile della LAV Grosseto e responsabile nazionale per le adozioni LAV. «È stata un’emozione forte vedere i cani uscire all’aria aperta per la prima volta nella loro vita – ha detto Bottinelli – ed è stata una grande vittoria per tutti che ha dimostrato che l’Italia non vuole la sperimentazione sugli animali».
Quello di “Green Hill” rappresenta il più grande sequestro di animali d’Europa. Un’operazione che è stata resa possibile grazie alla battaglia legale intrapresa dalle due associazioni, ma anche da una mobilitazione generale della cittadinanza e di tanti movimenti che si son schierati contro l’allevamento di Beagle destinati alla sperimentazione e alla ricerca.
«È evidente che è cambiata la sensibilità nel nostro paese – ha detto Gianluca Felicetti, presidente nazionale LAV – e che grazie a questo è stato possibile liberare i cani di Green Hill. Un’operazione complessa che ha impegnato tutti i volontari dell’associazione e molti hanno rinunciato anche alle ferie».
Le operazioni più complicate infatti riguardano gli affidamenti: i cani sequestrati dall’allevamento, comprese le fattrici in gravidanza, sono stati man mano affidati alle famiglie che hanno fatto richiesta, ma questo ha implicato un duro lavoro da parte delle due associazioni. Solo a Legambiente per esempio sono arrivate 9 mila richiesta di affidamento.
Anche per Rossella Murroni, direttrice nazionale di Legambiente, quello di “Green Hill” è stato «un episodio storico» che cambierà per sempre la situazione dei diritti degli animali in Italia.
La battaglia legale contro la multinazionale proprietaria di Green Hill continuerà durante il processo, ma l’auspicio di Legambiente e LAV va oltre la vittoria in giudizio: in Parlamento infatti dovrebbe essere approvata la legge comunitaria su queste tematiche; il via libera a questo provvedimento consentirebbe di porre un altro freno alla sperimentazione sugli animali.