di Daniele Reali
ISOLA DEL GIGLIO – Anche Legambiente insieme alla provincia di Grosseto lancia l’allarme Costa Concordia. Lo slittamento di alcuni mesi, da fine 2012 a inizio 2013, delle operazioni di rimozione della nave dimostra che ci sono delle difficoltà. Ed è per questo che l’associazione ambientalista, vista anche la complessità del progetto di rimozione e recupero dello Concordia, chiede ufficialmente che sia un ente terzo a monitorare le operazioni passo passo.
«Riteniamo necessaria la presenza di Legambiente – scrivono in una nota da Legambiente – e delle altre associazioni ambientaliste come osservatori all’interno dell’organismo di monitoraggio presieduto dalla Regione Toscana. Ribadiamo che la questione Costa Concordia è troppo importante per poterla lasciare sotto il solo controllo tecnico delle due grandi compagnie che stanno eseguendo il progetto. E’ necessario un controllo tecnico diretto delle istituzioni».