GAVORRANO. Il geoparco delle Colline Metallifere e il Parco geominerario della Sardegna hanno stretto un patto di collaborazione. Nei giorni scorsi un protocollo d’intesa è stato messo a punto sull’asse Iglesias-Gavorrano. Protagonisti dell’accordo Luca Agresti, Alessandra Casini, commissario Antonio Granara e il direttore sardo Francesco Usalla.
Cosa condivideranno il territorio delle Colline Metallifere e il comprensorio minerario della Sardegna? Presto detto. Entrambi i parchi partono dall’esigenza di conservare e valorizzare i siti dell’attività mineraria con rilevante valore storico, culturale ed ambientale, promuovendo, sostenendo e sviluppando attività di formazione e di ricerca nei settori storico, archeologico e scientifico. Un focus particolare sarà dedicato alle bonifiche minerarie e alle problematiche legate al paesaggio minerario. In questa fase il Parco delle Colline Metallifere e il Parco Geominerario hanno ritenuto utile individuare un comune percorso di studio scambiandosi le reciproche conoscenze tecnico-scientifiche a partire dall’ambito delle bonifiche ambientali, mettendole poi a disposizione anche di altri soggetti pubblici e/o privati. Il Forgea International, con la sua ultra decennale esperienza, sarà il supervisore dell’operazione.
Il Parco delle Colline Metallifere, d’altra parte, intrattiene un rapporto di costante collaborazione con gli enti di ricerca, regolato da apposite convenzioni. Con questo accordo le attività di ricerca, di didattica e di valorizzazione potranno integrarsi e coordinarsi. La collaborazione riguarderà il reperimento delle risorse finanziarie e l’organizzazione di corsi di formazione inerenti attività di bonifica e riqualificazione delle aree minerarie dismesse; studi sulle evidenze archeominerarie antiche e moderne, sui siti produttivi di archeologia industriale e sui geositi; l’organizzazione di un data-base basato su Gis relativo alle bonifiche minerarie; attività di consulenza tecnico legale nella redazione di Piani di gestione, bonifiche, valorizzazione dei patrimonio culturale e ambientale dei due geoparchi. La convenzione avrà una durata di 3 anni a decorrere dalla data di stipula e potrà essere rinnovata.