di Barbara Farnetani
GROSSETO – La processione è stato il momento più scenografico e partecipato del primo giorno di festeggiamenti per le celebrazioni di San Lorenzo. Come da tradizione il santo, trainato da due buoi, ha percorso le vie cittadine preceduto dalla banda e dai butteri a cavallo. Un appuntamento, quello della sera prima del 10 di agosto, a cui i Grossetani, credenti o meno, difficilmente rinunciano perché non si tratta solo di un momento di devozione, ma di un evento spettacolare, una vera e propria festa della maremmanità. A precedere il carro con la statua di San Lorenzo, il vescovo, Monsignor Franco Agostinelli, Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari (in Abania) e monsignor Franco Cencioni, ma anche il presidente della provincia, Leonardo Marras, e il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, che questa mattina durante la messa in cattedrale, come da tradizione, ha donato, da parte dei cittadini grossetani, il cero votivo al Capitolo della diocesi. Il cero, che è stato dipinto dall’artista Sabrina Macchi, raffigura alcuni momenti della vita di San Lorenzo.
«San Lorenzo, una festa che da sempre si connota con un forte richiamo alle radici, con la riscoperta e la valorizzazione della nostra storia, può rappresentare un’occasione di riflessione matura e consapevole. – ha affermato il sindaco Bonifazi nella sua orazione – Un momento in cui si trovano nuovi stimoli, nuovi spunti, nuovi motivi per andare avanti, con forza, cercando in noi stessi, nel nostro impegno quotidiano la forza di migliorarci e migliorare ciò che abbiamo e ciò che ci circonda.»
«La festa dedicata a San Lorenzo è per la comunità di Grosseto – ha proseguito Bonifazi – un evento sentito e ricco di pathos. Già dalla giornata della vigilia, con la tradizionale processione che attraversa gran parte del centro storico della città, è possibile percepire quanto forte sia la partecipazione e il coinvolgimento dei grossetani e anche di chi, assiduo frequentatore del nostro territorio, o turista che arriva per la prima volta in Maremma, partecipa a questi eventi. Essere qui, così come essere stati al corteo della processione per San Lorenzo o partecipare alle altre manifestazioni ad esso legate, significa nutrire ancora la passione per la propria terra e la speranza per un futuro più roseo.»
«Gli ultimi anni e ancor più gli ultimi mesi – ha ricordato il sindaco – hanno messo a dura prova tutti: dall’economia globale ai sistemi economici più vicini a noi, dai cittadini alle istituzioni, nessuno è stato preservato dalla dura crisi che viviamo. C’è un mondo che sta pagando le conseguenze di una crescita forse eccessiva, di una frettolosa, talvolta spasmodica ricerca del “sempre di più e sempre meglio”. A San Lorenzo, a cui come ogni anno doniamo il cero votivo, come segno di ringraziamento da parte della Città di Grosseto, chiediamo di continuare a sorvegliare su questa comunità. Noi ci impegneremo a fare ciascuno nel proprio ruolo, a seconda dei compiti e delle competenze, la nostra parte per il benessere della comunità. Un impegno e l’augurio di riprendere piano piano un cammino diverso, – ha ribadito ancora Bonifazi – fatto della gioia delle piccole conquiste, del lungimirante lavoro per il futuro e per il prossimo.»
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