GROSSETO ā Una sentenza giĆ annunciata, slittata di un giorno e quindi emessa per San Lorenzo, santo protettore di un cittĆ che finisce in ginocchio, almeno per quanto riguarda lāambito calcistico. Il primo round se lo aggiudica quindi il procuratore federale Stafano Palazzi che vede accolte le sue richieste, in merito alla retrocessione dalla Serie B alla Lega Pro della formazione maremmana e ai cinque anni di squalifica per il presidente Piero Camilli. Un colpo basso annunciato, ma non per questo meno doloroso, in grado di scatenare le prime rabbiose reazioni.
Ā«Una sentenza senza capo nĆ© coda ā ha dichiarato il patron unionista -. Non ci sono prove contro di me. I giudici non hanno creduto alla mia parola, ma hanno dato credito a una persona che ĆØ stata in carcere. Insieme con i miei legali ā ha aggiunto Camilli ā stiamo lavorando allāappello. Lotteremo fino allāultimo per dimostrare la mia innocenza e per far tornare il Grosseto in Serie BĀ». Proprio queste dichiarazioni, lasciano accesa la fiammella della speranza per il secondo grado di giudizio. La difesa ha 48 ore a disposizione per presentare ricorso. I tempi previsti per arrivare alla conclusione del secondo grado saranno piuttosto rapidi, la decisione arriverĆ tra il 17 e il 20 agosto. BasterĆ per ribaltare la sentenza di retrocessione? I tifosi del Grifone, secondo le prime dichiarazioni raccolte su Biancorossi.it, confidano molto di piĆ¹ sul terzo grado di giudizio, con conseguente possibilitĆ di uscire dal processo sportivo, ritenuto profondamente ingiusto. CāĆØ chi invita a nuove proteste civili e chi si dichiara schifato, ma il concetto comune che emerge e quello della passione verso i colori sociali. Rimanere vicini al Grosseto calcio, sempre e comunque, in qualsiasi categoria, mentre la battaglia piĆ¹ dura della centenaria storia dei biancorossi ĆØ giĆ iniziata.