GROSSETO – I dipendenti della Mabro, le RSU aziendali e le organizzazioni sindacali hanno sostenuto un incontro, questo pomeriggio, con il presidente della Provincia Leonardo Marras. Nella sala Pegaso di Palazzo Albobrandeschi, il confronto ha visto al centro della questione la condizione precaria dell’azienda di abbigliamento. Una condizione che, secondo i lavoratori, va avanti ormai da troppo tempo, aggravata dalla crisi economica, con stipendi pagati a rate e cassa integrazione. In mancanza di garanzie, anche in vista della ripresa dell’attività, prevista per il 3 settembre, i dipendenti chiederebbero a Barontini di passare la mano.
Il clima di esasperazione ha raggiunto livelli massimi e all’orizzonte non sono stati comunicati ancora piani aziendali sulla futura attività produttiva. La strategia per settembre prevederebbe l’aumento di ore lavorative giornaliere per i dipendenti, da sei a sette, ma al tempo stesso il costante ricorso alla cassa integrazione. Una incongruenza che non sembra convincere e regala altra incertezza sulla ripresa dell’attività produttiva. Anche per questo il presidente della Provincia Marras avrebbe convocato nuovamente la proprietà per avere certezze sull’imminente futuro dell’azienda manifatturiera. In pratica, ancora una volta, vengono chieste garanzie a Barontini.