GROSSETO – Estate difficile per il turismo in Maremma. In questo 2012 si registra uno dei momenti più negativi degli ultimi anni. A confermarlo lo studio condotto dalla Confartigianato sull’andamento del mercato del turismo e sulle vacanze degli italiani.
Una tendenza che ha inciso di più in tutti quei territori che del turismo fanno uno dei settori trainanti dell’economia locale. Tra questi c’è senza dubbio anche la provincia di Grosseto. La Maremma infatti è tra i primi posti nella speciale classifica delle province con l’attrazione turistica più elevata: la prima è Bolzano con 55,4 giornate di presenza per abitante, seguita a breve distanza da Rimini con 51,6 giornate di presenza per abitante; seguono Venezia, Trento e appunto Grosseto con 25,5 presenze per abitante. Un dato che fa riflettere sulle potenzialità del nostro territorio, ma che in questo caso mette in evidenza la “vulnerabilità” rispetto alle dinamiche del settore turistico.
Dallo studio di Confartigianato infatti emerge un quadro di difficoltà generale per il turismo. A preoccupare di più è il dato sulle vacanze degli italiani. Un italiano su due non va in vacanza: sono 30,6 milioni gli italiani che nel 2011 non hanno fatto almeno 4 giorni di vacanza e rappresentano il 50,7% della popolazione. A questo va aggiunto che a pesare sulla “valigia” degli italiani c’è l’inflazione e soprattutto la crescita dei prezzi a doppia cifra per i carburanti che hanno fatto registrare un aumento del 12,5%.
Situazioni di crisi dunque per un settore strategico per la nostra provincia e che in Italia riguarda, oltre a quelle tradizionali come alberghi, strutture ricettive o stabilimenti balneari, 122 mila imprese artigiane, circa l’8,3% del totale, distribuite in vari comparti. Tra questi quelli più interessati sono Ristoranti e pizzerie, principalmente da asporto (22,9%), Agroalimentare, (22,1%), Abbigliamento e calzature (18,0%), Trasporti (14,1%), Pasticceria, bar, caffè (13,6%).