GROSSETO – L’Onu ha proclamato il 2012 come l’Anno Internazionale della Cooperazione per valorizzare il ruolo economico e sociale che le imprese cooperative svolgono in tutti i paesi del mondo e il 5 luglio si sono svolte a Roma le celebrazioni di questa annata così importante.
Il territorio grossetano sotto il profilo della cooperazione ha dimostrato e dimostra di essere una delle zone dove questa tipologia di impresa rappresenta uno spaccato importante per l’economia generale. “Alla ripresa dei lavori” spiega Luana Calvani, responsabile territoriale Agci “dopo la breve pausa estiva si terranno diverse iniziative unitarie stabilite a livello regionale. Quello che intendiamo fare oggi con questa conferenza, è di informare il territorio e aggiornare le istituzioni, le altre associazioni e gli operatori, sul percorso che stiamo per intraprendere. Il 26 luglio siamo stati ricevuti dal Governatore Enrico Rossi, nell’occasione gli abbiamo consegnato un documento unitario in cui sono esposte le richieste e le opportunità che il mondo della cooperazione porta nel contesto economico regionale. Il Governatore ci chiamerà i primi di settembre per dare il via ai lavori attraverso la creazione di tavoli tecnici”.
Le aziende grossetane, così come tutte le altre, pur risentendo della crisi e del cambiamento epocale che stiamo vivendo, rappresentano comunque l’8% nella formazione del prodotto interno lordo. Portano avanti questo risultato favorendo l’assunzione condivisa di responsabilità e di coesione sociale, promuovendo nel contempo l’imprenditorialità diffusa e coltivando il senso di appartenenza, così labile all’interno dell’attuale tessuto sociale. La cooperazione nella nostra provincia occupa spazi importanti del quadro economico generale: banche, coop di consumo, di abitazione, pesca ed agricoltura, produzione, lavoro e servizi, turismo e ultimo ma non ultimo il settore sociale.
“L’anno mondiale della cooperazione” spiega Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto “cade nel momento in cui si comincia ad intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi economica ed è un’occasione per mettere sotto i riflettori una forma originale d’impresa, che proprio in questi anni bui ha consentito di attutire i colpi del ciclo economico negativo, contribuendo in modo determinante a salvaguardare molti posti di lavoro. Nella nostra realtà il mondo cooperativo ha un insediamento storico soprattutto in alcuni comparti produttivi, ed è riuscito ha promuovere processi virtuosi di aggregazione e integrazione, come nel caso delle cooperative sociali, della pesca – attraverso la costituzione del Gruppo di azione costiera per gestire le risorse comunitarie, o quelle edili, che hanno agito in una logica di solidarietà nel caso del fallimento del Consorzio Etruria”.
L’Alleanza Cooperative Italiane vuol favorire la creazione di strumenti che portino le singole aziende a far massa critica, ad eliminare le debolezze della piccola impresa attraverso la formazione di strumenti societari che aggreghino senza che i sodalizi perdano le loro peculiarità ed il loro bagaglio di professionalità.
Tra le iniziative in divenire le Centrali Cooperative e la Provincia di Grosseto stanno costituendo la “Scuola di Cooperazione”: ciò che sono le cooperative ed il loro mondo non può essere soltanto sperimentato deve essere insegnato. E per questo si sta procedendo velocemente alla formazione di un soggetto che insegnerà negli istituti di secondo grado la materia.