MANCIANO – Un milione e 300 mila euro per finanziare i lotti 2/3/5a e 6b dell’Autostrada Tirrenica. Questo quanto emerge dalla riunione avvenuta questa mattina presso gli uffici del Cipe. «Una vicenda grottesca» così la definisce il Comitato Beni comuni di Manciano, che prosegue «Sat da oltre un decennio cerca, con i più svariati espedienti e progetti, di realizzare un’autostrada là dove non serve. Le stime di traffico della stessa concessionaria – prosegue il Comitato – sono scese in pochi anni da 56.000 a 18.000 veicoli giornalieri, ed il progetto ANAS di adeguamento dell’Aurelia, approvato nel 2002, avrebbe potuto sopportarne tre volte di più.»
«In tempi di revisioni di spesa anglofone e di stampo neoliberista, – fa notare il Comitato – le pretese del Governatore Rossi di de-fiscalizzare la SAT e de-pedaggiare i residenti, non potevano essere accolte ed il Senato della Repubblica le aveva nei giorni scorsi rigettate. Non possiamo che applaudire alla decisione del Senato, in primo luogo perché la trovata del Governatore Rossi di esentare dal pedaggio i residenti aveva il solo scopo di tacitare il risentimento popolare per il furto di un bene collettivo: una strada consolare, pubblica da 2300 anni. Infatti tale esenzione era solo provvisoria e non derivava da un mancato prelievo del concessionario, che non ha mai avuto l’intenzione di sacrificare il 58% dei profitti, ma da un fondo statale di copertura che avrebbe comunque trasferito gli oneri di questa autostrada sulle spalle della collettività.»
«Anche se la cordata imprenditoriale d’area PD che negli anni è riuscita, prima a cancellare il ben più ragionevole progetto ANAS di adeguamento dell’Aurelia – ricorda il Comitato -, e poi a farsi “regalare” (all’irrisorio canone di 20 milioni annui) l’Aurelia stessa, questa impresa non può stare in piedi senza una congrua agevolazione fiscale da parte dello Stato (400 milioni di euro, pari al costo di vent’anni di concessione) e senza i contributi in pedaggio dei residenti, che secondo le stime dell’azienda stessa rappresenterebbero il 58% dell’intero fatturato dell’improbabile “corridoio europeo”.»
«Secondo calcoli effettuati dal nostro comitato sulle tariffe previste, – fa notare il Comitato – ad un pendolare che dovesse recarsi per lavoro da Orbetello a Grosseto questa autostrada costerebbe circa 400 euro al mese, in assenza poi di alternative pubbliche. Il governatore si accontenterà del generico impegno del governo a trovargli qualche finanziamento o solleverà subito le braccia? Intanto i cantieri vanno avanti, o meglio, va avanti l’esproprio della superstrada Aurelia a Nord di Grosseto dove, senza spese, la SAT può mettere caselli e cominciare a riscuotere dai suoi migliori clienti, – conclude la nota – quelli che risiedendo in loco non potranno far altro che pagare la gabella.»