FOLLONICA – «Tanti slogan, pochi fatti». Così il consigliere comunale del Pdl Sandro Marrini sintetizza la situazione che riguarda il fenomeno “siccità” nella città di Follonica e le misruee messe in campo da comune e Acquedotto del Fiora.
«Sono mesi che il territorio nazionale è alle prese con l’allarme siccità, eppure Acquedotto del Fiora e Comune di Follonica si sono accorti solo adesso che il problema esiste anche nel Golfo. Tardi per prendere provvedimenti».
«Qualcuno fa finta di non ricordare che la soluzione della riserva del laghetto Bicocchi doveva essere quella definitiva, almeno così le autorità avevano promesso ai cittadini. E invece eccoci ancora una volta a parlare di emergenza idrica, dovendo trovare nuove risposte per non ingessare la città in pieno agosto, dando per di più una pessima immagine di Follonica ai pochi turisti rimasti».
Le critiche di Marrini riguardano sopratutto gli investimenti e la rete idrica. «Le tubazioni sono malandate e in alcuni punti comportano una perdita di acqua pari al 50%, a Senzuno, Salciaina e Cassarello, invece, siamo al limite della potabilità. Per non parlare degli sversamenti particolarmente frequenti non appena cadono due gocce di pioggia».
«L’ultimo grande investimento risale al 2009 quando l’Acquedotto del Fiora inaugurò il nuovo impianto di trattamento delle acque reflue che non sappiamo se sia in funzione o meno. Da quella data ad oggi non ne sono seguiti altri, almeno che sappiano i cittadini, io compreso. A questo punto sarebbe il caso di domandarsi se non sia arrivato il momento di dotare Follonica di un dissalatore, che risolverebbe non poche questioni».
È vero, è un intervento che richiederebbe degli sforzi economici, ma che in altre località è servito a mettere fine ai problemi, come quelli legati alla siccità. Non si tratta quindi di fantascienza».