di Simone Paradisi
GROSSETO – Una “serrata” particolare quella che gli stabilimenti balneari italiani hanno deciso per domani 3 agosto contro la cosiddetta direttiva europea Bolkenstein e contro quella che i gestori degli stabilimenti considerano l’inerzia del governo Monti sulla questione. Gli ombrelloni degli stabilimenti rimarranno chiusi per protesta dalle 9 del mattino alle 11 ed i bagnanti che normalmente si riposano alla loro ombra saranno costretti, per una sorta di strano contrasto, a rimanere al sole.
La paura dei gestori degli stabilimenti balneari è che con il primo gennaio 2016 le concessioni demaniali per l’utilizzo delle spiagge italiane vengano messe all’asta per mezzo di bandi europei e finiscano con l’essere assegnate alle grandi multinazionali del settore. La ricchezza che oggi si produce sulla costa e che sul territorio in gran parte rimane potrebbe dunque in un futuro non troppo lontano prendere la strada di altre contrade ed altre nazioni.
Allo sciopero in programma per domani nell’Italia intera aderiscono tutte le organizzazioni di rappresentanza dei gestori di stabilimenti balneari, cioè Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio e Assobalneari. A mezzogiorno, in ogni stabilimento balneare che aderirà alla protesta, è in programma un simbolico lancio in cielo di palloncini colorati.
A fianco dei gestori degli stabilimenti balneari si schierano i sindaci di tutti i comuni costieri della Provincia di Grosseto.
Galliano Albonetti, Presidente FIBA Confesercenti della provincia di Grosseto, spiega che i gestori degli stabilimenti balneari si prodigheranno in ogni modo per allievare il disagio dei propri clienti. «Teniamo ai nostri clienti – dice Albonetti – sono importanti per noi e per l’economia del territorio, li renderemo edotti delle ragioni della nostra manifestazione. L’importante è che la protesta, almeno nelle sue prime fasi, veda la partecipazione totale dei gestori degli stabilimenti».