GROSSETO – “Il consigliere Felicioni combina pregiudizio e assenza di proposte” ad affermarlo l’assessore Comunale Giovanna Stellini che continua “Credo che il Consigliere Felicioni sia l’ultimo a poter parlare di slealtà, termine il cui utilizzo è l’unico ad avermi convinta ad intervenire pubblicamente. E lo faccio solo per precisare che le parole di alcuni personaggi perdono di qualunque importanza quando frutto manifesto di pregiudizio, combinato al vuoto più profondo di proposte per la città.
Che Felicioni non ritenga infatti una notizia il cinema estivo al Cassero dopo che ha rischiato di saltare del tutto per ragioni indipendenti dalla volontà dell’Amministrazione, – prosegue Stellini – non mi sembra cosa rilevante. Sono abituata a fare le cose che servono ai cittadini e non quelle che sembrano utili. Lui, da uomo di cultura quale è, è anche liberissimo di non far parte degli spettatori.»
«Inoltre Felicioni considera poca cosa i lavori al Cassero. Anche questa – sottolinea Felicvioni – è una presa di posizione assai strana, perché è sotto gli occhi di tutti il salto di qualità che l’Amministrazione ha fatto su temi di cui si dibatteva da anni, dall’affidamento della pulizia delle Mura, ai lavori importanti al Cassero e ad altro che sta arrivando. Non capisco poi di che cosa ci si dovrebbe preoccupare di fronte alla realizzazione di una scala per l’ingresso al Cassero e al ripristino del montascale; interventi condivisi e autorizzati dalla Soprintendenza.»
«Del resto dovrebbe sapere, un politico di corso quale Felicioni, che le proposte devono essere accompagnate anche dalla copertura di spesa e non da proclami che lui stesso è abituato a fare. Piuttosto divertente è ancora il Consigliere Felicioni – prosegue Stellini – quando arriva a criticare l’apertura dell’Infopoint al Cassero che, sempre secondo lui, sarebbe difficile da trovare. L’evidente controsenso dimostra infatti che ad aver paura è proprio chi parla di valorizzare il nostro patrimonio ma nella speranza che nessuno lo faccia.»
«Del resto quando un uomo politico finisce per assegnare all’Amministrazione in carica la responsabilità del solleone, di una presunta assenza di ombra in centro, della scarsità di acqua in periodo di siccità, dei negozi chiusi e magari anche della crisi economica mondiale, c’è veramente poco da dire. Figurarsi se vale la pena mettersi a discutere con chi non ha idee concrete e fattibili sulle politiche culturali o – conclude Giovanna Stellini – su quelle per lo sviluppo di questa città”.