GROSSETO – Scarlino Energia: come prevede la normativa per il rilascio di Via (Valutazione di impatto ambientale) e Aia, si è tenuto oggi in Provincia il “Sintetico contraddittorio” lo strumento di consultazione a cui hanno partecipato anche rappresentanti di comuni e enti. Dopo la breve introduzione del responsabile del procedimento della Provincia di Grosseto che ha ricordato i passaggi formali dell’istruttoria, Scarlino Energia si è confrontata – dal punto di vista tecnico – con i rappresentanti di comuni, associazioni, enti e soggetti che hanno presentato pareri e osservazioni alla richiesta di autorizzazione.
“E’ stato un confronto equilibrato e proficuo – commenta Patrizia Siveri, assessore provinciale all’Ambiente – che ha consentito alle parti di approfondire diversi aspetti sul funzionamento dell’impianto. Hanno partecipato i comitati, l’azienda ed erano presenti anche i sindaci e i tecnici dei Comuni di Scarlino e Follonica. I rappresentanti del Comune di Follonica hanno riproposto una serie di osservazioni a cui ha risposto la società e di cui terremo conto come Provincia nella procedura autorizzatoria”. “Questa giornata – continua Patrizia Siveri –conferma la validità del sintetico contradditorio come metodo per approfondire il dibattito al di fuori dei rigidi schemi procedimentali della Via, stimolando una libera discussione tra le parti.”
“La provincia di Grosseto – sottolinea Patrizia Siveri – ha lavorato in questi anni per adeguare il sistema di smaltimento dei rifiuti alle normative europee. Lo sviluppo della raccolta differenziata e la contestuale costruzione dell’impianto di trattamento e trasformazione dei rifiuti in Cdr alle Strillaie sono stati dei passi importanti. Oggi ci troviamo però in una condizione di oggettiva difficoltà: da un lato l’impianto delle Strillaie per il trattamento dei rifiuti e la produzione di cdr è già in fase di collaudo e sta per partire, dall’altro l’impianto di Scarlino, che dovrebbe bruciare il Cdr prodotto alle Strillaie, è chiuso. Questo comporta per i Comuni un notevole aggravio economico: la normativa europea, infatti, vieta di conferire in discarica il rifiuto urbano tal quale, cioè senza essere precedentemente trattato per ridurne il volume e selezionare le diverse frazioni (organica, riciclabile e non riciclabile). I Comuni, quindi, dovranno trattare i rifiuti alle Strillaie, ed inviare il cdr ad altri impianti di combustione fuori provincia, con un aumento dei costi di conferimento e di trasporto che stimiamo pari a circa un terzo, rispetto all’attuale spesa di gestione dei rifiuti. L’impianto di Scarlino, quindi, seppur non inserito nel Piano provinciale dei rifiuti del 2002, rappresenta un anello essenziale per la chiusura del ciclo dei rifiuti in provincia di Grosseto”.
Nel corso della riunione, i tecnici aziendali e i consulenti della società D’appolonia, società di consulenza di Genova operante nel settore dell’ambiente e dell’energia che ha contribuito all’elaborazione della documentazione, hanno fornito chiarimenti e approfondimenti su alcuni aspetti del progetto oggetto delle osservazioni. In particolare, oltre all’esposizione dello Studio di impatto ambientale e dei documenti allegati, sono stati illustrati nel dettaglio gli interventi e le modifiche che hanno l’obiettivo di garantire un miglior sfruttamento delle potenzialità dell’impianto e di ampliare i servizi ambientali forniti alle comunità locali e alle imprese del territorio. Come si legge nella newsletter di Scarlino Energia, i tecnici supportati dai dirigenti e dal legale della società, si sono inoltre soffermati nell’evidenziare tutte le misure di controllo e di abbattimento delle emissioni in grado di garantire, come già evidenziato dalla relazione Arpat del settembre 2011, il corretto funzionamento dell’impianto. All’iniziativa, convocata dalla Provincia di Grosseto, hanno partecipato tutti i soggetti che a vario titolo possono esprimere pareri sulla richiesta di autorizzazione.
Il “Sintetico contraddittorio” è stato indetto dalla Provincia di Grosseto successivamente all’espletamento delle disposizioni in materia di consultazione e partecipazione. Tra queste: la pubblicazione dell’avvio del procedimento su un quotidiano a tiratura regionale, l’osservanza di un periodo di 60 giorni per il deposito di osservazioni, la presentazione pubblica del progetto tenuta a Scarlino lo scorso maggio.
Il verbale dell’incontro odierno verrà acquisito e valutato dalla Provincia ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale.