GROSSETO – Inflazione stabile a luglio, l’indice dei prezzi al consumo nel comune di Grosseto fa registrare un più 0,2% sul mese precedente. Su base annua invece si parla di un più 2,9% rispetto al mese di luglio del 2011. Gli aumenti più significativi nel settore dei servizi ricettivi e della ristorazione, con un +2,9% soprattutto per quanto riguarda bar e servizi di alloggio in generale. In aumento anche servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza, assicurazioni sui mezzi di trasporto e altri servizi finanziari che salgono del 1,1% sempre rispetto a giugno. Sempre in salita, anche se in maniera più contenuta,mobili, servizi e articoli per la casa (0,2%), come anche le spese per attività ricreative, cultura e spettacoli, mentre abbigliamento e calzature hanno subito un aumento dello 0,1%. Stabili le spese per abitazione, acqua, gas, energia, e altri combustibili con un calo solo per il gasolio da riscaldamento. Nessun aumento neppure per servizi sanitari, spese per la salute e istruzione.
In modesto calo (-0,1%) bevande alcoliche e tabacchi, trasporti (-0,2%) nello specifico carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati, trasporto passeggeri su rotaia mentre aumentano pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto privati, altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati, trasporto aereo passeggeri (rilevazione centralizzata), trasporto marittimo e per vie d’acqua interne. Comunicazioni (-0,4%): calano apparecchi telefonici e telefax e aumentano servizi di telefonia e telefax. In più forte calo il settore dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che fa registrare un -1,2% con un aumento per carni, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi e un calo per latte, formaggi, uova, frutta, vegetali. Tutto questo ovviamente su base mensile, ossia rispetto al mese di giugno, su base annua invece è il settore bevande alcoliche e tabacchi che ha fatto registrare i più forti rincari, con un +7,2% rispetto al mese di luglio del 2011, seguito a ruota da acqua, gas, energia e combustibili con il 6,5% in più, l’istruzione (+6,3%) e i trasporti (+5,3%).