FIRENZE – Si semplifica ulteriormente la vita di avvocati e cittadini, con un risparmio di tempo, bolli, denaro ed anche carta. Nuovi servizi e funzionalità si aggiungono infatti a quelli esistenti sperimentati in questi anni in Toscana, con un risparmio del 40 per cento sui costi: d’ora in poi gli avvocati potranno infatti ricevere le comunicazioni dagli uffici giudiziari direttamente sul proprio personal computer e depositare in maniera telematica gli atti di un qualsiasi procedimento, il tutto perfettamente a valore legale. Per la firma degli atti sarà sufficiente abilitare la firma digitale sulla tessera sanitaria elettronica che è in possesso di tutti i cittadini toscani e che ha anche funzione di Carta nazionale dei servizi.
La novità arriva con la firma che c’è stata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, che sancisce la collaborazione tra Regione e Ordini provinciali degli avvocati e ne certifica l’adesione alla Rete telematica regionale toscana. Si parte con Firenze e Prato, gli unici tribunali in Toscana al momento certificati ed abilitati a inviare documenti telematici con valore legale, ma poi si aggiungeranno anche gli altri. Ed infatti tutti hanno firmato.
“E’ un altro passo in avanti – sottolinea la vice presidente della giunta regionale toscana, Stella Targetti – verso una pubblica amministrazione più efficiente e una giustizia più veloce di cui beneficeranno anche i cittadini che hanno procedimenti in corso, visto che ogni avvocato e di conseguenza i suoi clienti perderanno meno tempo con la burocrazia”. “Come Regione – aggiunge – ci siamo posti l’obbiettivo di avvicinare sempre di più la pubblica amministrazione al cittadino, e cioè semplificare le procedure, renderle sempre più trasparenti, ridurre i tempi d’attesa e i costi. In Toscana lo stiamo facendo e la convenzione firmata oggi ne è un esempio”.
La porta telematica non riguarda solo gli avvocati. Il sistema è disponibile anche per i cittadini: già da alcuni anni un software messo a punto dalla Regione Toscana in collaborazione con gli uffici giudiziari consente loro, tramite accesso con tessera sanitaria elettronica, di collegarsi ai servizi digitali e conoscere l’iter dei procedimenti civili che li riguardano, compresi i relativi documenti di parte. Una possibilità non a tutti nota.
Quello che allora era il progetto di cancelleria telematica è iniziato con la collaborazione tra Regione Toscana e Corte di Appello di Firenze nel 1998 e si poi allargato ad altri tribunali. La fase di sperimentazione è terminata nel 2011 e solo nell’ultimo anno ha contato 12.561 utenti (compresi avvocati e magistrati, naturalmente) e oltre 1 milione e 200 mila accessi.