FOLLONICA – Follonica Libera sposa la linea di Ettore Chirici. Dopo il botta e risposta tra l’ex segretario dei Ds e il sindaco Baldi, la nuova lista civica di Follonica si schiera dalla parte di Chirici e chiede a gran voce di «costruire un’alternativa».
«Vogliamo manifestare la nostra solidarietà ad Ettore Chirici, ritenendo inqualificabili le parole del sindaco Baldi in risposta alla sua lettera aperta in merito alla Darsena a Pratoranieri. “Scelgo di ignorare quello che dice Ettore Chirici, di cui non mi interessano le opinioni. È facile parlare senza sporcarsi le mani”. Non meritano neanche un commento queste frasi che dimostrano ormai l’incolmabile distanza tra il sindaco e i suoi elettori».
«Condividiamo in pieno invece la disamina del Chirici che incolpa l’Amministrazione di non aver fatto nessun tentativo di contrastare la deriva sociale ed economica intendendo con questo dire che si sarebbe potuto fare molto di più per salvaguardare e creare nuovi posti di lavoro a Follonica. Condividiamo anche quando parla dell’opposizione che non esiste. Per un certo verso condividiamo perfino quando dice che le liste civiche sono prive di slancio ideale, aggregazioni strane e improvvisate. Non siamo certo privi di slancio e men che meno strani, tuttavia siamo convinti che non ci sarebbe bisogno di cittadini in cerca di nuove forme di aggregazione, come noi di Follonica Libera, se i partiti funzionassero davvero. Però la realtà è che oggi in Italia meno del 4% degli elettori si dichiara soddisfatto dei partiti politici, guardati con crescente sfiducia, disprezzo e perfino rabbia. È crescente l’impressione che i nostri rappresentanti rappresentino solo se stessi, i loro interessi, i loro amici e parenti. Siamo comunque coscienti che, indipendentemente dalla forma aggregativa scelta, l’importante dovrebbe essere partecipare con passione, ovvero quella cosa che ormai manca a questa Amministrazione di cui è irresponsabile protrarne l’agonia perché sarà sempre più difficile affrontare problemi incancreniti e la sfiducia dei cittadini. È il costo minore di un fallimento totale. Serve urgentemente di costruire un’alternativa».