Castell’Azzara – Uno status symbol, come il cellulare, una leccornia da degustare a tavola, ma anche una forma di economia che può valorizzare un piccolo borgo italiano come Castell’Azzara, 1800 abitanti nel cuore del Centro Italia. Stiamo parlando del Tartufo, protagonista del recente Flower Film Festival, conclusosi lo scorso 15 luglio e organizzato dall’Associazione Palladium Productions e dall’Associazione Tartufai Monte Amiata. All’interno della manifestazione, per la prima volta in Toscana, sono stati utilizzati ben 12 kg di tartufi durante una serie di appuntamenti che hanno riportato l’attenzione sul mondo del Nero di Castell’Azzara, con le escursioni di “Tartufaio per un giorno”, la cena con Rossini, le ricette al tartufo del compositore-gourmet, un certame del tartufo con le associazioni di Alba e San Giovanni d’Asso e di Castell’Azzara impegnate in una gara gastronomica, “di naso in naso” con la performance dell’attore Luigi Rosatelli e il convegno sulla filiera organizzato dall’Associazione tartufai Monte Amiata, nello splendido scenario di Villa Sforzesca.
Durante l’incontro “Tutti i sapori del tartufo: ricerca, trasformazione, commercializzazione, uso” alla presenza del Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras, e del Sindaco di Castell’Azzara Marzio Mambrini, il Presidente della Strada del Vino Montecucco Franco Cherubini e il Presidente dell’Associazione Tartufai Senesi Valentino Barni si è discusso su una possibile spostamento della filiera del tartufo, non solo quindi raccolta ma anche trasformazione e creazione di prodotti derivati in laboratorio: olio tartufato, salse a base di tartufo e creme, ma anche necessità di immettere il tutto in un circuito di vendita.
“Il tema del Convegno di quest’anno – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Tartufai Monte Amiata Giulio Papalini – è stata la trasformazione del tartufo. In questi due anni abbiamo fatto grossi passi in avanti come Associazione e adesso siamo pronti per un laboratorio che produca salse, burro tartufato. Durante il convegno l’associazione Tartufai Senesi ha portato la propria testimonianza: sono riusciti a creare una cooperativa per la trasformazione del tartufo raccolto con i tartufai stessi che sono diventati soci. Crediamo che questo sia un grande passo in avanti perché Castell’Azzara possa effettivamente dirsi a tutti gli effetti “Città del Tartufo” con ristoranti che offrono menù e la creazione di prodotti alimentari a base di tartufo, poi acquistabili in agriturismi o nei negozi del nostro borgo”.
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