FIRENZE – Frodi, sofisticazioni, contraffazioni e concorrenza sleale mettono a rischio le produzioni agricole toscane e con esse il paesaggio, le tradizioni, la cultura e la campagna della Toscana.
Attività illecite, etichette non chiare, nomi di aziende che richiamano la Toscana sono trappole per ingannare i consumatori circa la vera origine degli alimenti che acquistano. Coldiretti chiede chiarezza, trasparenza, controlli per difendere la qualità delle produzioni agroalimentari e chiede di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola, che mettono a rischio la salute dei cittadini e fanno concorrenza sleale alle imprese impegnate nel mantenere alti gli standard di qualità. Inganni, frodi e falsificazioni sottraggono all’agroalimentare italiano oltre 164Milioni, sottraendo reddito e occupazione.
La credibilità conquistata dai produttori italiani, e toscani in particolare, nel garantire la qualità delle produzioni è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare l’immagine delle produzioni agricole di pregio per fare affari. Queste le motivazioni alla base della mobilitazione che vee questa mattina Coldiretti chiedere alla Regione un impegno risoluto nella difesa del Made in Tuscany.
Un migliaio gli agricoltori, provenienti da tutte le province, presidieranno pacificamente il Consiglio Regionale con striscioni, bandiere e slogan. Oltre al presidio “simbolico” di Via Cavur Coldiretti sosterrà le proprie buone ragioni grazie al “1° Salone degli Inganni Made in Tuscany”, allestito nella Sala del Gonfalone. Una vetrina che “smaschera” i prodotti “toscani” e “non toscani” (tarocchi!), i prodotti “italiani” ed i prodotti “non italiani” (tarocchi!). Tra questi, particolarmente odioso per produttori e consumatori, l’olio extravergine con etichetta ingannevole. Nell’occasione Coldiretti distribuirà una bozza di proposta di legge su “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli olii di oliva vergini”.
Alle 11 incontro di una delegazione di agricoltori col presidente della Regione, assessori e consiglieri, sindaco di Firenze e presidente della provincia. La delegazione di Coldiretti è guidata dal presidente Regionale, Marcelli e dal direttore, Maddè.