FOLLONICA – Il presidente del CdA della Cooperativa Villaggio MareSì, Ottavio Verdi, risponde al sindaco di Follonica, Eleonora Baldi: «Nel momento in cui Mare Si decide di aprire le porte del villaggio per mostrare all’opinione pubblica, attraverso i media, lo stato di degrado e abbandono in cui verte la struttura (chiusa ormai da due anni), il Comune lancia una diffida alla cooperativa. Il sindaco in persona, Eleonora Baldi, ha diffidato Mare Si dall’affermare che la “mancata apertura al pubblico del Villaggio Turistico Mare Si sarebbe imputabile all’Amministrazione Comunale”.»
«Stupisce – prosegue il comunicato di MareSì – che il primo cittadino Eleonora Baldi, in un momento estremamente delicato per il governo cittadino a causa delle note vicende giudiziarie, trovi il tempo per diffidare Mare Si. Non si può pensare di chiudere la bocca alla cooperativa che altro non fa se non aprire le porte del villaggio per mostrare a tutti come stanno veramente le cose. Il fatto che il sindaco abbia scelto uno strumento come la diffida fa pensare ad un vero e proprio atto politico teso da un lato a difendere scelte precise, dall’altro a scaricare la responsabilità di tali scelte su altri. Non è cercando di tapparci la bocca con una diffida che il Comune può scaricare la responsabilità delle proprie scelte. Compresa quella di non aver reso possibile il raggiungimento di un accordo procedimentale, il mezzo più veloce ed economico a disposizione delle parti per risolvere la questione.»
«Peraltro la cooperativa, se è questo che preoccupa tanto il sindaco, – si legge nella nota – non ha mai sostenuto che il villaggio è chiuso a causa di provvedimenti amministrativi ostativi. Infatti Mare Si ha sempre detto, e torna a ripeterlo, che dopo l’ordinanza comunale 113/2011 si è trovata nella condizione di non poter aprire, per la perdita dell’accesso al credito che gli era necessario per fare fronte ai costosi e indispensabili lavori di manutenzione della struttura. Il Comune con quell’ordinanza prefigura l’acquisizione del villaggio al patrimonio comunale e nessun istituto di credito a questo punto è disponibile a correre il rischio di finanziare una società che potrebbe perdere il proprio patrimonio. Il villaggio è chiuso da due anni e basta dare un’occhiata alla struttura per capire che, se le cose non cambiano, Mare Si è destinata a morire e con essa una buona parte della redditività legata al turismo.»
«L’ufficio stampa della Baldi – afferma ancora MareSi – fa sapere che “l’Amministrazione confida nel rispetto che la cooperativa vorrà dimostrare nei confronti della cittadinanza di Follonica e delle sue legittime aspettative di sviluppo e tutela dell’occupazione”. E Mare Si ricorda al sindaco di Follonica che per mesi ha chiesto all’Amministrazione di lavorare costruttivamente per un accordo che consentisse l’apertura del villaggio con la conseguente assunzione di 60 persone. Ricordiamo inoltre al sindaco che Follonica sta vivendo una forte crisi occupazionale legata al settore turistico.
Infine vogliamo chiarire che il villaggio non è mai stato riservato ai soci ma aperto a tutti e che i documenti che dimostrano “la rimozione e/o la modifica e l’adeguamento degli atti giuridici che concretizzavano, secondo il Comune, la lottizzazione abusiva” sono in possesso dell’Amministrazione dal 2011. Ci sorprende quindi che il sindaco ce li chieda adesso, – conclude Ottaviano Verdi – attraverso un comunicato diffuso dal suo ufficio stampa.»