FOLLONICA – «Cercare il consenso non serve per avere ragione nelle aule dei tribunali». L’affermazione è della lista civica Follonica Libera, che torna così sul caso dei Villaggi turistici. «La frase del Sindaco e riportata sulla stampa: “Il villaggio deve risultare aperto all’attività turistica e non deve essere riservato ai soci” sembra essere una provocazione visto che nessun villaggio di Follonica è mai stato riservato esclusivamente ai soci e questo appare evidente sia dalle testimonianze processuali che dagli statuti interni. – afferma la lista civica – Noi di Follonica Libera abbiamo sempre sostenuto che la soluzione migliore per tutti, sarebbe stata un accordo extragiudiziale, ammesso che, a questo punto, vedendo la vittoria legale ormai prossima, i soci dei villaggi accettino di mettersi a sedere ad un tavolo.»
«La signora Baldi dovrebbe sapere che la giustizia non funziona come una campagna elettorale dove vince chi prende più consensi. – continua Follonica Libera – Uscite populiste di questo genere non sono di nessuna utilità. La vittoria legale viene stabilita da un tribunale che giudica in base alle leggi. In questo caso gli attori sono due, ovvero il Comune da una parte e i villaggi dall’altra, ognuno con pari dignità. Chi perderà dovrà pagare i danni (si parla di oltre 5 milioni di euro) e, secondo noi, l’Amministrazione follonichese ha ormai poche possibilità di vincere, visto che sul presunto abuso cartolare che portò alla chiusura, il giudice si è già espresso con sentenza del 22 dicembre dando ragione al presidente del villaggio MareSi.»
«Adesso la Baldi, visto che sull’abuso non può più dir nulla, – si legge ancora nella nota di Follonica Libera – insiste con nuove pretese che probabilmente porteranno ad un’altra sconfitta legale, dopo di che non resterà altro da fare che la conta dei molti danni subiti dai villaggi (noi di Follonica Libera abbiamo girato un video dove si può vedere lo stato penoso in cui versano sul nostro sito web: www.follonicalibera.blogspot.it). Certo è che anche questa uscita non fa altro che minare ancor più l’ormai scarsa credibilità dell’Amministrazione, che tra consigli comunali segreti ed avvisi di garanzia ricevuti, sembra lontana anni luce dai tempi degli slogan sulla “trasparenza e legalità” portati avanti – concludono – durante la campagna elettorale.»