di Daniele Reali
GROSSETO – Chi fine farà la provinica di Grosseto? Il tema è di strettissima attualità e la domanda, dopo le decisioni di ieri in consiglio dei ministri, si fa sempre più assillante. Le ipotesi “su carta” ci sono già, poi però c’è la realtà che è cosa ben diversa: ci sono i territori, le identità, i servizi da gestire, i processi di sviluppo da governare.
Leonardo Marras (nella foto), presidente della provincia di Grosseto, lancia l’idea di affidare ai consigli comunali la decisione sul futuro delle province e sugli eventuali accorpamenti.
Da settimane circola l’ipotesi della “super provincia” formata da Grosseto, Arezzo e Siena. Ma sarà veramente questa la strada che sarà intrapresa?
«Innanzitutto – spiega il presidente Marras – non facciamoci prendere dall’ansia da prestazione. Una soluzione affrettata porterebbe a un pasticcio. Vorrei che almeno si pronunciassero tutti i consigli comunali. Grosseto, Arezzo, Siena sarebbe una provincia troppo vasta per metterla su occorrerebbe progettare un sistema di uffici decentrati e forse rischiamo di spendere anche di più. Stamani il direttore di IRPET proponendo questa aggregazione (intervista su Repubblica Firenze, ndr) ha dato come una motivazione “per differenza” rispetto al resto della Toscana. Mi pare troppo poco. L’acronimo sarebbe GAS, soluzione molto volatile. Non dico di essere contrario, ma è evidente che la cosa è molto complessa e che, per esempio, il peso della costa verrebbe troppo diluito e allora non vedrei male un allargamento a Piombino e alla Val di Cornia come abbiamo fatto per i trasporti e stiamo ragionando di fare sui rifiuti».
La Toscana è una delle regioni più colpite dalla riforma Monti: secondo i nuovi criteri delle 10 province “sopravviverebbe” soltanto Firenze. «Ci sono diverse variabili e molto dipende da ciò che succederà della città metropolitana fiorentina. Il decreto non ha dato soluzioni, ma solo confusione. A seconda della strada che si prenderà, a cascata, ci possono essere diverse proposte. Il punto però è: chi ha titolo a decidere una cosa così importante che riguarda la storia di una comunità e la sua identità territoriale? Io sono stato eletto per governare la provincia di Grosseto e non per disfarla. Solo i cittadini, i Consigli Comunali e di certo non un governo tecnico hanno il potere di farlo».
Quale sarà Presidente Marras la prossima “mossa” delle Province?
«Verificheremo tutti i passi e apriremo un confronto molto largo. La prima preoccupazione però è ciò che rimane delle province dopo gli ultimi tagli. 5 province toscane sono al dissesto finanziario nel 2013, compresa la nostra. Nessuno se ne preoccupa ma ci sono in mezzo i destini di centinaia di lavoratori, di imprese che ancora devono riscuotere, di migliaia di studenti che vanno a scuola».