GROSSETO – E’ stata rinviata al 15 ottobre, con inizio alle ore 9, l’udienza dell’incidente probatorio per il naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio scorso davanti al porto dell’Isola del Giglio. Il Gip, Valeria Montesarchio, ha reso noto quel che già si sapeva, ossia che il collegio dei periti ha richiesto una proroga per completare le indagini peritali. L’udienza del 15 ottobre proseguirà anche nei giorni successivi fino alla fine dell’esame dei periti. Il lavoro dei quattro periti, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il professor Antonio Scamardella, il contrammiraglio Domenico Picone e il capitano di vascello della Marina Salvatore Carannante, sarà depositato entro la fine di settembre. Il Gip ha infatti concesso loro 60 giorni in più per rispondere ai 50 quesiti che sono state poste loro.
L’unico imputato presente questa mattina al Teatro Moderno, per l’occasione trasformato in aula di tribunale, era Salvatore Ursino, secondo ufficiale di affiancamento sulla Costa Concordia. Ursino si è etto sereno, confermando che al comando della nave al momento dell’impatto c’era il comandante Francesco Schettino, che potrebbe partecipare alla prossima udienza. Presenti in aula i sostituti procuratori Maria Navarro, Stefano Pizza e Alessandro Leopizzi, mentre molti avvocati hanno delegato colleghi Grossetani per assistere all’udienza. Si è augurato di fare chiarezza e soprattutto che questo avvenga in fretta l’avvocato Alessandro D’Amato, che è collegato allo studio legale americano Rebecck Love che sta portando avanti una class action dei passeggeri contro la Carnival, la società americana proprietaria di Costa Concordia. L’avvocato Alessandro Maria Lecci, che rappresenta il comune del Giglio ha ribadito le motivazioni per cui il Giglio si è costituito parte civile. Insieme alle vittime a bordo, ha detto, anche l’isola si sente vittima di questa tragedia.